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Bastianini: "Il terzo posto sul bagnato non me lo sarei aspettato"

Enea è contento, tenendo conto delle condizioni, ma crede che sull'asciutto le cose sarebbero potute andare anche meglio al Sachsenring. Riguardo al campionato, vuole credeci finché la matematica lo permette.

Podio: il terzo classificato Enea Bastianini, Gresini Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Podio: il vincitore Khairul Idham Pawi, Honda Team Asia, il secondo classificato Andrea Locatelli, L
Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3
Podio: il vincitore Khairul Idham Pawi, Honda Team Asia, il terzo classificato Enea Bastianini, Gres
Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3
Polesitter Enea Bastianini, Gresini Racing, second place Andrea Locatelli, Leopard Racing, third pla
Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3
Enea Bastianini, Gresini Racing
Poleman Enea Bastianini, Gresini Racing

Dopo la bellissima pole position di sabato, la sua seconda consecutiva dopo quella di Assen, la pioggia è arrivata a rovinare i sogni di gloria di Enea Bastianini al Sachsenring. Il pilota del Gresini Racing solitamente non ama queste condizioni, ma ieri è riuscito a sfoderare un'ottima prestazione, conquistando un terzo gradino del podio, alle spalle del malese Khairul Idham Pawi e di Andrea Locatelli, che gli vale il miglior risultato stagionale, alla pari con quello di Barcellona.

Nonostante tutto, rimane il rammarico per quello che avrebbe potuto essere il suo GP di Germania con una gara sull'asciutto: "Sicuramente c'è un pochino di amaro in bocca, perché questa è una pista su cui sull'asciutto riuscivo a fare la differenza sia a livello di tempo sul giro che di passo. Sarebbe potuta andare diversamente, però il terzo posto sul bagnato va comunque bene, perché non me lo sarei aspettato".

Da qualche gara a questa parte, Enea comunque ha ritrovato quella continuità che gli era mancata nelle prime gare e al rientro subito dopo l'infortunio di inizio stagione. La motivazione è tecnica e legata alle nuove soluzioni trovate per la sua Honda: "Abbiamo trovato un set-up che ci consente di andare forte non solo in prova, ma anche in gara, che è quello che ci mancava. Riesco a staccare forte e ad essere più veloce in curva, quindi mi sento più competitivo rispetto all'inizio del campionato. Per le prossime gare quindi puntiamo sempre a fare bene come abbiamo fatto qui e a Barcellona".

Con la partenza ad handicap di quest'anno e la grande regolarità al top di Brad Binder, pensare al titolo sembra un po' un'utopia, ma il romagnolo per ora non vuole precludersi nulla: "Binder è molto lontano, deve fare proprio dei disastri per farsi riprendere. Però diciamo che fino a quando non è matematicamente impossibile, voglio provare a lottare per il Mondiale, perché a me piace vincere come a tutti i piloti. Sarà importante pensare gara per gare però, e non al campionato quindi".

Un posto tra i primi tre a fine stagione invece pare un obiettivo più abbordabile, che lo renderebbe comunque soddisfatto: "Sicuramente sarei contento, perché ho un po' faticato all'inizio, quindi fare una seconda parte di stagione migliore della prima, sarebbe già una soddisfazione. Non siamo lontani da Navarro e da Fenati, quindi almeno per le prime tre posizioni credo che possiamo lottare".

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