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Intervista

Bastianini: "All'ultimo giro mi sono detto: o lo passo o amen!"

Enea è riuscito a centrare la tanto attesa prima vittoria stagionale e Motegi, piegando all'ultimo giro il campione del mondo Brad Binder con un bellissimo sorpasso in staccata alla curva 11.

Poleman Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Enea Bastianini, Gresini Racing
Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3
Polesitter Enea Bastianini, Gresini Racing
Enea Bastianini, Gresini Racing
Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3
Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3
Enea Bastianini, Gresini Racing Team Moto3

Dopo averla inseguita per tutto l'anno e sfiorata più volte, finalmente Enea Bastianini è riuscito a tornare alla vittoria oggi a Motegi. Un successo che gli mancava da più di un anno (l'ultimo, il suo unico nel Mondiale Moto3, risaliva alla gara di Misano dello scorso anno) e che è arrivato con un bellissimo sorpasso all'ultimo giro ai danni del campione del mondo Brad Binder.

"Era l'ultima chance, perché lui è riuscito a spingere veramente fortissimo per tutta la gara. A metà pensavo che sarebbe stato impossibile batterlo, anche se non ho mai smesso di crederci. Alla fine vedevo che riuscivo ad avvicinarmi un decimino alla volta e all'ultimo giro non ho guardato a niente: sono arrivato al rettilineo in scia e l'ho passato in fondo. Mi sono detto: o lo passo o amen, invece sono riuscito a fare il sorpasso" ha detto un Enea euforico ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.

Essendo la seconda vittoria in carriera, gli è stato chiesto poi se questa ha un sapore diverso rispetto a quella ottenuta in "casa" a Misano. Per Enea però l'importante è vincere: "Sono belle tutte e due, l'importante è vincere. Poi che sia in Giappone o a Misano è relativo".

I risultati ottenuti nella seconda parte di stagione aumentano però il rammarico per l'infortunio di inizio stagione, senza il quala avrebbe potuto minacciare seriamente Binder (ora comunque è saldamente secondo nel Mondiale): "Sicuramente potevamo provarci, anche se lui è veramente forte in questo momento, oltre ad avere un bel pacchetto. Oggi è stato difficilissimo riuscire a tenere il suo ritmo. Forsi ci avremmo potuto provare, soprattutto ora che possiamo lottare quasi tutte le gare per il podio e la vittoria".

Infine, ha spiegato perché ha aspettato proprio la curva 11 per sferrare il suo attacco: "Sapevo che se fossi uscito dalla 10 davanti mi avrebbe passato, quindi mi sono detto che era meglio provarci in fondo al rettilineo. Ho cercato di uscire più forte dalla curva 10 e poi in scia mi sono messo in carena e all'ultima staccata sapevo che dovevo frenargli davanti".

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