Continua a crescere
Maverick Viñales, che dimostra a Le Mans di aver aggiunto la strategia oltre all'indubbia velocità che gli è propria.
Lo spagnolo del team Calvo infatti ha fatto una prima parte di gara di attesa, lasciando che il terzetto di testa guidato da
Jonas Folger, da lui e da
Alex Rins allungasse, poi è passato in testa ed ha guidato fino alla fine con giudizio, senza mai rischiare nulla su un asfalto completamente asciutto solo in traiettoria ma che ha provocato tantissime cadute per tutta la gara, ed infine negli ultimi tre giri ha mostrato quale fosse la sua vera velocità, andando a chiudere con 1"2 di vantaggio su Rins.
Una prova di maturità ampiamente passata quindi per il leader del mondiale con 13 punti di vantaggio su
Luis Salom, che ha chiuso terzo grazie anche all'errore di Folger, finito lungo quando attaccato da Rins e costretto al taglio della variante per non finire in terra. Il tedesco ha chiuso quarto passando sul traguardo scuotendo la testa, evidentemente non contento del risultato dopo aver passato quasi metà gara in testa.
Quinta posizione per
Alex Marquez, a inizio gara assieme a Salom ed a
Miguel Olivera (il primo dei piloti traditi dalle difficili condizioni dell'asfalto) nel terzetto degli inseguitori del gruppetto di testa, ma poi non più in grado di tenere il passo man mano che la pista si andava asciugando ed i tempi scendevano. Alle sue spalle il ceco
Jakub Kornfeil, risalito molto velocemente nei primi giri ma poi stabilizzatosi sesto.
Bella settima posizione per
Romano Fenati, che partiva 11esimo ma era sceso fino a 14esimo nei primi giri, poi nella lotta in mezzo al gruppo era risalito decimo, ha sbagliato ed è tornato 14esimo staccato e negli ultimi 6 giri è stato autore di un rimontone incredibile che gli ha permesso di riprendere il gruppo con cui aveva lottato prima e superarlo tutto, fino a concludere primo di tutti i non-KTM, visto che le prime sei posizioni sono tutte caratterizzate da quei motori.
Moto3 - Le Mans - Gara
Moto3 - Le Mans - Campionato
Top Comments