Un piccolo mazzo di fiori bianchi deposto in silenzio proprio nel punto dove domenica è iniziata la tragica fine di Shoya Tomizawa. Ieri i genitori del pilota giapponese hanno voluto andare lungo la pista di Misano per vedere dove il figlio è stato vittima del drammatico incidente.
Hanno chiesto al direttore dell'autodromo, Maurizio Damerini, se era possibile essere accompagnati in quel tratto di pista dove è successo l'imponderabile.
"E' stato un momento molto toccante - ammette con la voce rotta, Damerini -
e intenso, molto sentito. Quando la mamma di Shoya ha posato quel mazzo di fiori è calato un silenzio gelido e devo dire che la commozione è stata molto forte. I genitori dello sfortunato giapponese hanno affrontato il dolore con grande dignità, senza manifestare le loro emozioni. Si è visto che sono spinti da una forte fede e da una cultura in cui si è pronti ad accettare anche la morte di figlio".
Mamma e papà di Shoya sono arrivati in pista accompagnati da Noburu Ueda evitando qualsiasi contatto con i media. Era più o meno l'ora in cui domenica il povero Tomizawa andava incontro al suo tragico destino.
Si sono riuniti in una saletta dell'autodromo, prima di farsi portare su quel pezzo di asfalto ancora segnato. Le tracce delle scivolate sono ancora visibili. Roba da brividi, solo a pensarci.
E ora aspettano di poter tornare a casa con le spoglie di Shoya per dargli degna sepoltura. Sarà difficile fargli capire che dovranno aspettare, allungando l'agonia in attesa dell'autopsia disposta dal magistrato.
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