C'è una prima risposta: Shoya Tomizawa è morto per lo schiacciamento della cassa toracica che ha compromesso polmoni e cuore. E' questo l'esito dell'autopsia che è stata disposta ieri dal Procuratore Capo di Rimini, Paolo Giovagnoli, a seguito della morte del pilota giapponese nella gara di Moto 2 del Gp di San Marino.
L'esame sul corpo del giovane giapponese è stato eseguito dal dottor Pier Paolo Balli, perito nominato dalla Procura dopo che sono stato superati tutti i problemi procedurali con grande determinazione della magistratura inquirente.
La cosa è stata possibile anche grazie al fatto che i genitori di Shoya e i due piloti coinvolti nell'incidente, Alex De Angelis e Scott Redding (o meglio i suoi genitori visto che l'inglese è minorenne), non hanno chiesto di nominare un loro perito di parte.
E' possibile che la Procura oggi autorizzi ai genitori il nulla osta per il rimpatrio della salma in Giappone. Tutto sta procedendo in tempi molto rapidi: Alex De Angelis e Scott Redding figurano ancora nel registro degli indagati per omicidio colposo, ma stando alle indiscrezioni di questa mattina dovrebbero essere scagionati al più presto.
E non si vede come potrebbe essere diversamente, visto che si sono trovati ad essere protagonisti inconsapevoli di una tragedia nella quale non hanno alcuna responsabilità, dal momento che l'investimento di Shoya è stato causato proprio dalla sua caduta.
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