La matematica non ha ancora consentito a
Toni Elias di chiudere i conti, ma a
Motegi lo spagnolo si è portato veramente ad un passo dal primo titolo della storia della
Moto2. Il pilota del
team Gresini ha infatti centrato la settima vittoria stagionale, la quinta nelle ultime sei gare, portando ad 81 punti il suo vantaggio nei confronti di
Julian Simon.
Questo vuol dire che la settimana prossima, a Sepang, gli basterà evitare di perdere più di 6 punti nei confronti del connazionale per vincere il campionato con tre gare d'anticipo.
Alle sue spalle è giunto proprio il rivale
Simon, che lo ha tallonato dall'inizio alla fine, senza riuscire mai però a mettergli le ruote davanti. Evidentemente
Elias era talmente convinto del suo potenziale da non voler neanche lasciare passare l'avversario per studiarlo in vista del gran finale.
Terzo gradino del podio per il ceco
Karel Abraham, che ha beffato il sammarinese
Alex De Angelis proprio all'ultimo giro. I due hanno anche rischiato di compromettere la loro gara all'ultima curva, visto che il prossimo pilota di MotoGp ha impennato in uscita e i lui ed Alex sono arrivati al contatto.
La top five poi è stata completata da
Scott Redding, che anche lui nel finale ha saputo scavalcare il pilota di casa
Yuki Takahashi, in crisi nella seconda parte di gara dopo essere rimasto a lungo in terza posizione. Peccato invece per
Yonni Hernandez, caduto al terz'ultimo giro dopo aver lottato con i primi per quasi tutta la gara.
Per quanto riguarda gli altri italiani,
Roberto Rolfo ha chiuso nono,
Simone Corsi undicesimo, mentre il terzetto composto da
Andrea Iannone, Claudio Corti e Raffaele De Rosa ha completato la zona punti.
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