Passata la sbornia per i festeggiamenti,
Pol Espargaro ha potuto iniziare ad analizzare più a mente lucida la stagione 2013, che lo ha incoronato campione del mondo della classe
Moto2 con una gara d'anticipo. Una stagione che era iniziata in salita, ma che non lo ha visto arrendersi neppure quando c'erano quasi due gare di distanza tra lui ed il leader
Scott Redding. Questa sua testardaggine però lo ha ripagato con gli interessi ieri a
Motegi.
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Questo titolo è merito di tutto il gruppo, della famiglia. Perchè è esattamente così che mi sento con questa squadra. E' stata una stagione difficile, perchè Redding e Rabat sono stati sempre degli avversari molto tosti. Ho fatto degli errori all'inizio del campionato e quindi ho dovuto inseguire per parecchie gare" ha detto
"Polyccio".
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Quando abbiamo lasciato Barcellona ero 47 punti dietro a Scott e sembrava impossibile che potessi diventare Campione del Mondo. Ci sono stati momenti in cui ho dubitato anche io, ma la mia squadra mi ha sempre sostenuto, dicendomi che sarebbero arrivati momenti migliori" ha aggiunto.
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Mi ricordo una frase che mi ha detto Sito molto tempo fa, spiegandomi che quando avrei ricordato sempre il momento in cui avrei ottenuto il titolo, perchè è qualcosa di incredibile e che ti cambia la vita. Ed è stato così. La stagione non è ancora finita, perchè resta Valencia, ma ora voglio godermi questo momento con la mia squadra, la mia ragazza e tutte le persone che mi hanno sostenuto lungo tutto il campionato: il 90% del titolo è anche loro" ha concluso.
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