La quarta prova del
Mondiale Moto2, quella di
Jerez de la Frontera, è stata letteralmente dominata da
Mika Kallio. L'ex pilota di
MotoGp ieri aveva piazzato la sua
Kalex della Marc VDS in pole position ed oggi ha sfruttato al meglio la possibilità di scattare davanti a tutti, rimanendo in testa alla corsa praticamente per tutti i 26 giri in programma.
Il finlandese, infatti, ha subito costruito un margine di sicurezza alle sue spalle, mettendo circa 1"5 tra sé e gli inseguitori, capitanati dal tandem composto da
Dominique Aegerter e Jonas Folger. Un gap che è rimasto pressoché invariato, con
Aegerter che al massimo lo ha ridotto ad un secondo, salvo poi tirare i remi in barca ed accontentarsi di una piazza d'onore che comunque gli vale il miglior risultato in carriera.
Anche perchè nel frattempo era riuscito a scrollarsi di dosso
Folger, che comunque si è portato a casa il suo primo podio nella classe di mezzo, concretizzando finalmente un potenziale che non era mai riuscito ad esprimere al meglio in gara nei primi tre appuntamenti. Qui quindi va segnalato un dato statistico importante: per la terza volta nella storia della
Moto2 non ci sono piloti spagnoli sul podio ed è curioso che questo sia capitato proprio a
Jerez.
Il primo dei ragazzi di casa è stato il leader del Mondiale
Esteve Rabat, che oggi ha pagato una partenza poco brillante che lo ha costretto a battagliare molto nei primissimi giri di gara. Una volta quarto,
"Tito" era ormai troppo lontano per continuare a coltivare la speranza di andare a riprendere i primi tre, quindi ha pensato alla classifica, portando a casa 12 punti che gli consentono di mantenere 16 lunghezze di vantaggio su
Kallio.
Bella la lotta per la quinta posizione che ha animato gli ultimi giri e che ha avuto per protagonisti i due portacolori del
Team Pons: a spuntarla alla fine è stato
Maverick Vinales, che ha trovato un bel sorpasso alla
Dry Sac, battendo nuovamente
Luis Salom proprio come nella corsa al titolo della
Moto3 della passata stagione.
Settimo posto per il belga
Xavier Simeon, dal quale forse ci si aspettava qualcosa di più dopo il secondo posto in Argentina. Dietro di lui poi completano la top ten
Johann Zarco, Sandro Cortese e Thomas Luthi. Come avrete notato, dalle prime posizioni mancano tutti i ragazzi di casa nostra, che non sono riusciti a marcare neppure un punto.
Quello messo meglio era
Simone Corsi, che era tra i primi dieci, ma poi il portacolori del
Forward Racing è caduto per ben due volte. A terra ci è finito anche
Lorenzo Baldassarri, alla fine quindi il migliore è stato
Mattia Pasini, che ha chiuso 18esimo, giusto alle spalle di
Alex De Angelis, perdendo diverse posizioni nel finale perchè molto in crisi con le gomme. Completa il quadro la 20esima piazza di
Franco Morbidelli.
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