Pronostici rispettati anche in classe
Moto2 in Qatar, con il mattatore dei test invernali
Tito Rabat a conquistare il gradino più alto del podio. Il pilota della
Marc VDS però ha dovuto faticare più di quanto ci si sarebbe aspettati dopo aver visto il grande passo che aveva mostrato fin da giovedì in ogni sessione disputata sul tracciato di
Losail.
Al via, infatti, lo spagnolo ha subito un attacco molto aggressivo di
Takaaki Nakagami ed è dovuto andare larghissimo per evitare di finire ruote all'aria, arretrando intorno alla sesta posizione. Tutto questo mentre il rivale giapponese davanti provava a dare un ritmo infernale alla gara, riproponendo la stessa strategia vista più volte anche nel 2013, quando tentava la fuga fin dall'inizio, tallonato dal finlandese
Mika Kallio.
Rabat però non ha perso la calma ed ha mantenuto un ritmo costante con la sua
Kalex, risalendo fino alla terza posizione nello spazio di pochi giri. Piano piano poi si è rifatto sotto al tandem di testa e a dieci passaggi dalla bandiera a scacchi ha sfilato il compagno di squadra. Due tornate più tardi poi ha superato anche
Nakagami. Un sorpasso piuttosto anticipato, motivato forse dalla convizione di poter scappare.
Evenzienza che però non si è verificata, con il rivale giapponese che è rimasto agganciato ai suoi scarichi, provando a contendergli il successo fino alla fine, ma senza riuscire mai a portare un assalto concreto alla prima posizione. Leggermente più staccato alla fine
Kallio, ma il terzo posto per lui è davvero un grande risultato se si pensa al botto di cui è stato protagonista ieri ed al conseguente dolore al polso.
Ai piedi del podio si è piazzato
Thomas Luthi, primo tra i piloti
Suter, che ha disputato quasi tutta la gara in bagarre con
Maverick Vinales: il campione del mondo in carica della Moto3, dunque, si è reso protagonista di un grande esordio nella classe di mezzo, risalendo dal 14esimo posto sulla griglia di partenza.
Entrambi hanno scavalcato nel finale un
Simone Corsi che per buona parte della corsa aveva dato addirittura la sensazione di poter andare all'attacco del podio, rimanendo saldamente in quarta posizione. Evidentemente però il portacolori del
Team Forward ha chiesto troppo alle sue gomme e nel finale ha dovuto calare il ritmo, perdendo un paio di posizioni.
Dietro di lui merita un bravo anche il campione del mondo in carica della Supersport,
Sam Lowes, che debutta in Moto2 con un settimo posto, precedendo uno stoico
Sandro Cortese, ottavo alla bandiera a scacchi nonostante abbia preso il via con una caviglia fratturata e due costole incrinate. Infortuni rimediati ieri in un incidente avvenuto nei minuti conclusivi della qualifica.
Peccato per
Lorenzo Baldassarri, che all'esordio stava artigliando addirittura un 12esimo posto prima del ritiro arrivato proprio all'ultimo giro. Un paio di errori di troppo anche per
Mattia Pasini, 18esimo al traguardo dopo essere stato anche quinto nelle prime fasi. Primo giro fatale invece ad
Alex De Angelis, rimasto coinvolto in una carambola con i due piloti della
Caterham e con
Xavier Simeon. Caduto nelle primissime fasi anche
Franco Morbidelli, comunque ripartito e 26esimo al traguardo.
Da segnalare, infine, la conclusione della striscia di 33 piazzamenti a punti consecutivi di
Dominique Aegerter: il pilota elvetico è stato costretto al ritiro da un evidente problema meccanico quando viaggiava in settima posizione.
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