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Johann Zarco mette il sigillo sul Mondiale a Motegi

Il francese celebra il titolo con la settima vittoria stagionale sul bagnato, davanti a Folger e a Cortese

Johann Zarco
Johann Zarco
Johann Zarco, Ajo Motorsport
Johann Zarco, Ajo Motorsport et Lorenzo Baldassari, Forward Racing
Johann Zarco, Ajo Motorsport
Johann Zarco, Ajo Motorsport
Johann Zarco, Ajo Motorsport
Johann Zarco
Johann Zarco, Ajo Motorsport
Johann Zarco, Ajo Motorsport

Il modo in cui Johann Zarco aveva festeggiato il suo titolo iridato della Moto2, per via del forfait per problemi fisici di Tito Rabat, aveva fatto storcere il naso a molti. Qualora ce ne fosse ancora bisogno, il pilota francese ha ribadito di essersi meritato sul campo il suo trionfo, andando a prendersi la settima vittoria stagionale nel Gp del Giappone, a Motegi, festeggiata con un backflip realizzato direttamente dalla sella della sua Kalex.

Una corsa disputata in condizioni difficili, con la pista bagnata dalla pioggia caduta nelle prime ore della mattina e con qualche goccia che ogni tanto ricominciava a cadere in alcuni tratti del tracciato, cambiando di fatto i riferimenti di giro in giro.

Il portacolori dell'Ajo Motorsport è partito in maniera abbastanza cauta, lasciando che inizialmente fosse Jonas Folger a dettare il ritmo. Al quinto dei 15 giri in programma (la corsa è stata accorciata a causa del ritardo accumulato con i warm-up proprio per via della pioggia) però Johann ha rotto gli indugi e si è portato al comando, involandosi solitario verso la vittoria, arrivata con un margine di oltre 4" sul tedesco, a sua volta uscito perentoriamente dal gruppo.

È stata bella invece la battaglia per il gradino più basso del podio ed ha avuto per protagonisti due piloti che solitamente non lottano per queste posizioni, ovvero Sandro Cortese ed Azlan Shah. A spuntarla è stato l'ex iridato della Moto3, che ha trovato il sorpasso al penultimo giro, dopo che il pilota asiatico aveva cullato a lungo il sogno del primo podio iridato. Anche per lui comunque si tratta del miglior risultato in carriera.

La top five si completa con il malese Hafizh Syahrin, che ancora una volta si è confermato uno specialista di queste condizioni, precedendo un ottimo Ricky Cardus e Simone Corsi, settimo e migliore dei piloti italiani. Solo ottavo invece Sam Lowes, ma non è un mistero che in questa stagione la sua Speed Up non abbia mai gradito particolarmente il fondo viscido.

A deludere però è soprattutto Alex Rins: dopo una brutta partenza il rookie spagnolo sembrava poter amministrare molto bene il terzo posto, ma poi è incappato in due lunghi alla curva 1 ed è stato via via assorbito dal gruppo degli inseguitori, fino a chiudere addirittura 11esimo, alle spalle anche di Marcel Schrotter e di Randy Krummenacher.

Dietro di lui c'è l'altro italiano in gara, ovvero Lorenzo Baldassarri (Franco Morbidelli era ancora assente per infortunio). Nell'arco della corsa invece hanno alzato bandiera bianca diversi papabili contendenti al podio, tutti finiti ruote all'aria: di questo elenco fanno parte Takaaki Nakagami, Thomas Luthi ed anche Alex Marquez, che sul bagnato stava rimontando alla grande dopo una qualifica deludente.

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