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Smith: "Voglio essere subito competitivo in Qatar"

Questa sarà l'ultima stagione in Moto2 del britannico, che quindi vuole lasciare un segno

Smith:
Lo scorso anno Bradley Smith fece segnare al suo esordio in Moto2 tre podi, chiudendo il campionato al settimo posto. Risultati che gli sono fruttati un accordo di 3 anni con il team Tech 3, che prevede anche il passaggio in MotoGp a partire dalla stagione 2013. Dunque, dal 21enne pilota inglese ci si aspetta grandi cose per questa sua ultima stagione nella categoria intermedia, anche se i test prestagionali finora affrontati hanno messo in evidenza che è ancora molto il lavoro che spetta allo staff tecnico del team Tech 3 in vista del primo appuntamento di Qatar. Ecco una breve intervista che ha concesso a MotoGp.com, che vi riproponiamo integralmente: Dopo tre giornate difficili sul tracciato di Jerez, hai chiuso tornando alla messa a punto provata a novembre. Sei riuscito ad compiere qualche passo in avanti con questo test?Ho completato parecchie tornate però con pochi progressi; la cosa positiva è che abbiamo trovato una nuova direzione da seguire. Per il momento non siamo così lontani dagli altri tempi. Una volta che tutti monteranno il motore definitivo, tutto sarà molto più chiaro, anche se ammetto che preferirei essere nella loro situazione più che nella nostra attuale, vista la quantità di lavoro che ancora ci attende”. Sei riuscito a concludere i test con una buona base per la prossima prova? "La cosa più assurda è che abbiamo preso la moto e cominciato a modificarla, quindi per il prossimo test dovrò ricominciare con una nuova. Non abbiamo completato nessuna prova con la stessa moto utlizzata nel periodo finale dello scorso anno, e non ci è costato nulla tentare. Siamo migliorati di mezzo secondo, cosa che però ha fatto anche il resto del gruppo. Quindi il prossimo obiettivo sarà levare un ulteriore mezzo secondo. Stiamo provando a fare due passi alla volta mentre il resto delle squadre procede un passo dopo l’altro, e proprio per questo facciamo più fatica. Ero già consapevole di questa situazione: non voglio solo salire e correre con la moto, ma voglio riuscire a fare la differenza, sviluppandola e dandole il mio tocco personale. L’obiettivo è presentarci in Qatar competitivi, raggiungendo il ritmo giusto già dopo 4-5 gare”. Quanta confidenza avverti con la Tech 3 facendo un confronto con Kalex e Suter?Sinceramente la moto dell’anno scorso era molto peggio, ma nonostante tutto ci siamo mostrati competitivi, e vedendo le migliorie apportate e i tempi di Xavier (Simeon, suo compagno di squadra, ndr), direi che siamo messi meglio. Ho notato che in gara giro con tempi abbastanza costanti e coerenti con quanto fatto nelle libere, cosa che non a tutti i piloti risulta facile. Tenendo in conto il fatto che i punti in gara vengono assegnati dopo 25 tornate, sono molto fiducioso”. Pensi che sia tu che la moto sarete in grado di lottare regolarmente per i podi e le vittorie?Adesso come adesso il nostro obiettivo è ottenere tempi più rapidi rispetto allo scorso anno, salire più volte sul podio e vincere una gara. Vincere una gara sarebbe un bonus per noi in questo momento, guardando la realtà dei fatti e tenendo in conto il punto dal quale partiamo. Siamo in condizioni migliori rispetto a quelle del 2011, ma dobbiamo capire se questo basta per vincere. Penso che già dalla gara di Qatar potremo renderci conto di molte cose”. Chi sono gli avversari che temi di più per la prossima stagione?A dirla tutta non ne ho la minima idea. Dovremo aspettare per saperlo. Quanto si vede nei test non sempre rispecchia la realtà dei fatti, quindi dovremo vedere come andranno le cose quando tutti saremo nelle stesse condizioni, con la pressione richiesta da un intero weekend di gara. Sappiamo che Kalex è forte, e può vantare il titolo dello scorso anno, e sappiamo inoltre che Suter non è da meno perché ha lottato per la stessa ragione. Per adesso Tech 3 vuole riuscire a posizionarsi sul loro stesso piano”. Il fatto di avere già un contratto firmato per il 2013 (in MotoGp) può risparmiarti le distrazioni tipiche della metà della stagione, quando normalmente si comincia a pensare al proprio futuro...La cosa buona è che da settembre dello scorso anno ho già un piano per i prossimi tre anni. Sicuramente è una situazione comoda. Tutta quella ventata di novità, con CRT e nuove regole, non mi preoccupa più di tanto perché, vada come vada, vestirò ancora i colori Tech 3 e salirò in sella ad una Yamaha M1. Comunque ora mi voglio concentrare sul progetto Moto2: noi tutti riponiamo molta passione in questo Campionato, e una volta completate le 17 gare potremo pensare alla MotoGP”. Manterrai sempre un occhio aperto sulle prestazioni di Crutchlow e Dovizioso quest’anno?La cosa positiva di Tech 3 è che siamo tutti un grande team, con MotoGP e Moto2. L’altro giorno stavo parlando con gli uomini dello staff di Cal, incaricati di analizzare i dati raccolti, ed ho anche incontrato Guy (Coulon, capo meccanico di Dovizioso, ndr), quindi sono consapevole del loro attuale lavoro. Tutti sono molto ottimisti per quel che riguarda la nuova M1. Penso abbiano finalmente abbattuto il vantaggio di Honda. Cal e Andrea hanno fatto grandi cose in Malesia, e io continuerò a far loro domande ogni volta ne avrò l’occasione”. Come procede il progetto CRT di Tech 3 e che moto speri di guidare nel 2013?La passione di Guy per lo sviluppo e la costruzione delle proprie moto è evidente. Io avevo già detto a Hervé che se avesse avuto bisogno di un pilota collaudatore per uno shakedown del prototipo ed un primo feedback, sarei stato molto felice di aiutarlo. Ora però il progetto è stato sospeso in attesa di aver un quadro più completo di quanto sta accadendo in questa nuova categoria. Per il momento, sembra che ci sarà lo stesso accordo di sempre per il prossimo anno, con 2 piloti per le M1 e con la CRT messa subito dietro, forse per il 2014”.

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