A meno di 24 ore
dall’abrogazione della regola dei “Rookie” per affrontare la prima stagione in MotoGP con una squadra ufficiale,
Marc Marquez dà vita ad una gara delle sue rafforzando la propria
leadership di campionato complici le disavventure occorse ai rivali
Thomas Luthi (a terra al primo giro, centrato da Wilairot) e, soprattutto,
Pol Espargaro, incappato in una rovinosa caduta nel corso della seconda tornata del TT Circuit Van Drenthe di Assen. Con il connazionale fuori gioco, il vice-Campione del Mondo in carica ha incontrato in
Andrea Iannone un valoroso avversario, fuggitivo per 2/3 della distanza di gara, raggiunto e superato soltanto all’ultimo giro dal futuro pilota HRC in MotoGP.
Allo spegnimento del semaforo Pol Espargaro ha lo
spunto migliore, ma alla staccata della prima curva è
Dominique Aegerter, scattato dalla 2° fila, a conquistare l’hole shot davanti a
Iannone, Espargaro, Marquez, Smith e Redding con subito al tornantino “De Strubben” il primo colpo di scena: b>Ratthapark Wilairot con la Suter del team Gresini travolge l’incolpevole Thomas Luthi, costretto a salutare la compagnia e perdere punti preziosi per la corsa al titolo iridato. Senza uno degli attesi protagonisti, gruppo compatto verso il vecchio layout del tracciato con Aegerter che resiste su Espargaro, Marquez passa alla “De Bult” Iannone, ma è proprio “Polyccio” a
chiudere il primo giro in testa grazie ad un chirurgico sorpasso all’ingresso dell’ultima variante “Geert Timmer Bocht”.
La classifica propone così Espargaro su Aegerter, Marquez, Iannone, Redding, Kallio, Smith e Corsi, decide di forzare per involarsi in fuga il pilota spagnolo del team Pons, ma con
conseguenze disastrose per gara e campionato: secondo giro, uscita dalla rinnovata “Ruskenheok”,
incappa in una rovinosa caduta distruggendo la propria KALEX.
Per la disperazione del fratello Aleix “Polyccio” segna uno zero pesante ai fini-campionato, ne aprofitta Andrea Iannone che al terzo giro si
porta al comando davanti a Redding, Aegerter, Marquez, ma i primi piloti sono in un fazzoletto compresi Corsi (con il copri-codone della propria FTR che vola via), Smith, Kallio, Rabat, Zarco e De Angelis in questo momento il più veloce in pista. Prevedibilmente Iannone prova subito ad andare in fuga, guadagna in un paio di giri
1″ netto nei confronti del plotone di inseguitori con Redding e Marquez in piena bagarre.
Il vice-Campione del Mondo in carica riesce finalmente nel sorpasso alla staccata della prima curva nel corso del 10° giro, ma sconta un gap netto di 1″7 da un fuggitivo Iannone. L’abruzzese guadagna un altro 1″, il pupillo di Alzamora è ora costretto a vedersela dall’amico Rabat in rimonta tanto da passare Redding per il 3° posto con, alle loro spalle, un deciso De Angelis, ma non
Simone Corsi incappato in una scivolata nel corso del 14° giro.
Si va verso il rush finale della contesa ed inizia la
rimonta di Marquez: giro dopo giro recupera lo svantaggio dall’abruzzese, 1″058 di gap a 6 giri dal termine, a -4 è nel codone della Speed Up #29, ma commette una
piccola sbavatura all’ingresso del tornantino “De Strubben”. Proposito rimandato soltanto alla tornata seguente: al limite passa all’interno della “Ruskenhoek”, ma Andrea risponde in uscita. Stesso copione al 19esimo giro, ma
per il sorpasso decisivo bisogna attendere l’ultima tornata: Marquez è davanti all’esterno della Curva 1, Iannone replica alla “Mandeween”, ma è Marc ad aggiudicarsi la vittoria con Iannone 2°, Redding 3° seguito da Rabat, De Angelis, Smith, Aegerter con Corti 16° e Rolfo 19°.
Moto2 - Assen - Gara
Moto2 - Assen - Classifica piloti
Top Comments