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Andrea Iannone promuove la Speed Up a Vallelunga

L'italiano non si sbilancia in proclami, ma vuole fare meglio del 2010 e del 2011

C’è chi ha scelto Kalex dopo il trionfo della scorsa stagione di Stefan Bradl, c’è chi ancora punta forte su Suter e c’è invece chi, come Andrea Iannone, ha deciso per una moto tutta sua. E allora ecco l’idea: telaio Speed Up di nuova concezione e un forcellone sempre targato Speed Up. Per mettere alla prova il nuovo prototipo assemblato, il circuito di Vallelunga. "Siamo andati a provare la moto nuova per vedere come stava," ha esordito Iannone ai microfoni di MotoGp.com. "Sicuramente c’è molto da lavorare, questa è stata l’impressione generale. Questa moto nuova ha buone potenzialità, ma sarà molto importante non dare nulla per scontato: ci sono sensazioni positive, ma bisogna ancora adattarla alla mia guida". "Torneremo a provarla a Jerez, purtroppo c’è un sacco da fare e non avremmo il tempo di scendere ancora in pista prima delle prove IRTA di fine marzo". Le novità si trovano ovviamente laddove la categoria intermedia permette lavoro e sviluppo: "Nuovo telaio e nuovo forcellone targati Speed Up e forse già a Jerez arriveranno le nuove carene. Riguardo il forcellone sarà in carbonio, mentre per quanto riguarda il telaio è decisamente innovativo in quanto a forma rispetto agli altri". "Il feeling è buono e abbiamo deciso che correremo con questa moto perché di partenza non siamo andati peggio che con FTR, quindi, mal che vada andremo "uguale", non peggio. Il potenziale c’è, ma va sfruttato". Per fare delle previsioni però è ancora troppo presto: "Adesso iniziamo senza pensare al titolo. Vogliamo ottenere buoni risultati. Sono rimasto in Moto2 perché voglio continuare a divertirmi e raccogliere risultati importanti. Sono ancora abbastanza giovane e ho deciso di rimanere un altro anno e provare a fare meglio di 2010 e 2011". Sui rivali aggiunge..."Marquez non lo vedo assolutamente indietro. La situazione sarà durissima anche quest’anno, tutti agguerriti e tanti tanti piloti molto forti. Ogni anno c’è da fare i conti con un sacco di rivali. Bisognerà lavorare bene ed essere continui. Tre nomi? Tre nomi sono troppo pochi! Redding, Simon, Marquez, Smith, Luthi, Espagaró, Rabat...Sono tutti forti! Non si può mai sapere come va". Nel corso dell'inverno Andrea è stato vicino anche alla MotoGp, ma la classe regina può ancora aspettare: "Avevo delle possibilità importanti per passare in MotoGp, in particolare con il team Pramac Ducati, ma ho ora come ora sono felice di essere rimasto in Moto2 e tra un anno penseremo a salire, con una moto nuova". Poi chiude con una battuta: "Diciamo 2013 MotoGP con una moto buona...Per esempio Yamaha, Honda o Ducati?! Più facile dire così che pensare di arrivarci con un titolo sulle spalle!".

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