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Elias: "Voglio essere il primo bicampione della Moto2"

Lo spagnolo sembra non avere dubbi sul suo obiettivo per il ritorno nella classe intermedia

Elias:
Recentemente rientrato dalla montagna, dove ha trascorso un periodo in Andorra impegnato con il suo abituale stage invernale, Toni Elias è pronto per tornare all'azione. Il pilota spagnolo raggiungerà la prossima settimana Valencia per pianificare la stagione 2012 con il team Aspar e per iniziare la fase pre stagionale con una tre giorni di test. Dopo la stagione in sordina dello scorso anno, il primo Campione del Mondo Moto2 torna nella categoria intermedia con l'obiettivo dichiarato di lottare per un nuovo titolo mondiale. Ha raccontato tutto a MotoGp.com. Sei appena rientrato da un paio di giorni di allenamento in Andorra. Ti senti fisicamente pronto per l'imminente stagione? "Si, in inverno mi piace prepararmi praticando sport di montagna. Mi sento bene fisicamente e con molta voglia di iniziare i lavori della fase prestagionale". Con che mentalità affronti la stagione 2012 e il tuo ritorno in Moto2 con il team Aspar? "Pensando al 2010, l'anno della conquista del titolo, l'obiettivo è cercare di ripetersi. Detto questo, bisogna subito rendersi conto che il livello è alto, che ci sono piloti molto competitivi che ci daranno sicuramente del filo da torcere, ma per quel che ci riguarda, ora ci concentreremo per portare a termine una buona fase prestagionale, lavorando al massimo e cercando di arrivare alla prima gara preparati al meglio". Possiamo dire quindi che aspiri a diventare il primo bicampione della categoria Moto2... "Mi farebbe piacere, lavorerò duramente perché è una delle motivazioni che mi spinge a fare bene. Non è però l'unica: con questa squadra siamo arrivati vicino alla vittoria del Mondiale 2003, ma alla fine ci è sfuggita di mano, e sarebbe quindi bello poter completare questo obiettivo. Ci sarà da lavorare sodo con la squadra, lottare ogni giorno, sperando di arrivare alla fine dell'anno con buoni risultati". Cosa ne pensi della griglia di partenza 2012 e del livello degli avversari che incontrerai nel tuo ritorno in Moto2? "Ci sono piloti che non conosco per niente e piloti dei quali conosco bene le capacità...e non voglio fidarmi né degli uni né degli altri! Per quanto si è visto, il più consistente dello scorso anno è stato Marquez, ha fatto veramente bene e sarà un avversario ostico, spero si riprenda al 100%. Però non si tratta solo di Marquez, ci saranno molti altri piloti che conosco bene, come De Angelis, che quest'anno avrà a disposizione una buona moto, Iannone, con il quale ho lottato molto in passato, e scenderanno in pista molte Kalex con rivali come Espargaró, Rabat, Redding e Kallio, senza dimenticare altri piloti del calibro di Luthi, Takahashi o Julian Simon, che quest'anno ha cambiato squadra. Ci potranno essere poi delle sorprese. È comparso il nome di Gino Rea, che con Gresini potrebbe rivelarsi forte. Torno a ripeterlo, ci sarà da lottare”. Nel tuo stesso box ci sarà il Campione del Mondo 125cc 2011, Nico Terol... "Sì, Nico mi è sempre piacuto e andremo sicuramente d'accordo. L'anno scorso si è guadagnato il titolo e sicuramente sarà molto competitivo in Moto2, anche se potrebbe aver bisogno di un po' di tempo". Poco prima di cominciare la stagione 2010, uno dei tuoi obiettivi principali era quello di ottenere il titolo Moto2 come biglietto per tornare nella massima categoria. Nel 2012 questo torna di nuovo ad essere il tuo traguardo finale? "Sì, è proprio lì che voglio arrivare. Il mio obiettivo è sempre stato quello di tornare in MotoGP, e spero di riuscire nell'impresa. L'aver chiuso il 2011 in sordina non significa che io non possa essere visto come un pilota MotoGP di livello. Ho imparato molto, le difficoltà mi hanno reso più forte, e cercherò di mettere in pratica tutto questo per farvi ritorno poi in futuro". Che bilancio fai della scorsa stagione? Ti è rimasta la sensazione di essere stato trattato come non meritavi in alcuni momenti? "Assolutamente no, però alla fine le cose sono andate così, anche se ora non voglio creare alcuna polemica o parlare male di nessuno. Mi piace vedere le cose positivamente e il lato positivo del 2011 è che tutte le situazioni difficili che ho affrontato in pista e fuori, non hanno fatto altro che aggiungere ulteriore esperienza al mio bagaglio personale. Ora non mi resta che sfruttarla e continuare a lottare. Un anno negativo può capitare, non dev'essere visto come una condanna". Che impressioni ti sei fatto su Aspar e sulla Suter che utilizzerai? Pensi che quest'anno possa essere vista come la moto di riferimento in Moto2? "Sarà un mistero. La nostra speranza è quella di portare a termine un grande lavoro, e quando salteranno fuori problemi li risolveremo con la squadra e il costruttore. Al momento Suter ha vinto i due Campionati costruttore però nessuno dei piloti, e l'obiettivo ora è proprio questo. Sarà importante l'approccio, la scelta della strategia, per poi partire da lì verso il raggiungimento dei nostri scopi".

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