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Marini: "In MotoGP in team con Vale? Mi sembra impossibile!"

Il pilota dello Sky Racing Team VR46 punta a lasciare un segno in Moto2 e non vuole farsi distrarre dalle voci legate ad un possibile salto in MotoGP in squadra con il fratello Valentino Rossi nel 2021.

Luca Marini, Sky Racing Team VR46

Foto di: SKY Racing Team VR46

Il 2020 sarà un anno molto importante per le ambizioni presenti e future di Luca Marini. Il pilota dello Sky Racing Team VR46 è reduce da un 2019 con troppi alti e bassi, nel quale si presentava al via come uno dei favoriti, ma alla fine si è dovuto accontentare solo del sesto posto in campionato, condendo il tutto anche con due vittorie, arrivate entrambe nella parte conclusiva della stagione.

Ed è proprio da qui che vuole ripartire per quella che sarà la sua terza annata con la squadra, nella quale però ci sono anche alcune novità come il capo tecnico Jairo Carriles ed un nuovo telemetrista. Rispetto ad un anno fa, però, ha vissuto un inverno più "lineare", nel quale non ha avuto limitazioni, avendo finalmente risolto l'infortunio alla spalla.

Ma non vuole farsi distrarre neanche dalle voci di un suo possibile approdo in MotoGP nella prossima stagione, magari dividendo il box della Yamaha Petronas con il fratello maggiore Valentino Rossi. Rumors che si sono alimentati ulteriormente dopo la notizia dell'uscita dalla squadra ufficiale della Casa di Iwata del "Dottore" a partire dal 2021, ma che Luca ha provato a spegnere sul nascere. 

 

La stagione inizierà con i test di Jerez del mese prossimo: come ci arrivi?
"Mi sento molto bene. Quest'anno la preparazione è stata più mirata alle cose che mi servivano. L'anno scorso era stato un inverno complicato a causa dell'operazione alla spalla. Stavolta invece abbiamo impostato un bel lavoro, preparandoci al meglio, e spero di arrivare al primo test già in ottima condizione, anche perché voglio subito instaurare un ottimo rapporto con il nuovo capo tecnico ed il nuovo telemetrista. E' importante capirsi velocemente, con i miei feedback che gli serviranno per capire di cosa ho bisogno sulla moto e cosa invece è da scartare. Voglio concentrarmi solo su questo nei primi test e nella prima parte della stagione".

Hai già provato la nuova Kalex?
"Nell'ultimo test a Valencia, abbiamo provato una specifica del telaio. Quello definitivo però sarà un po' diverso: la Kalex ne aveva preparati tre tipi differenti e poi hanno messo insieme le cose migliori in base ai feedback dei piloti. Non vedo l'ora di provarlo, perché mi sembrava che ci fossero state delle modifiche positive, soprattutto per quanto riguarda la trazione, che è quello che un po' ci manca rispetto alle altre case. La Kalex comunque sta facendo un ottimo lavoro e sono molto felice di lavorare con loro".

Senti una pressione particolare quest'anno?
"Come gli altri anni, perché ogni anno si parte per vincere. Tutti i piloti sono fatti così. Non è che cambia se qualcuno me lo dice o non me lo dice che devo vincere. Me la metto io da solo, perché sono dove voglio essere. Voglio fare un ulteriore passo avanti nella mia crescita come pilota e so su cosa devo lavorare. Spero di trovarmi bene con il mio team per accelerare ulteriormente questo processo".

Chi ti aspetti come avversari più temibili?
"Ce ne sono tanti, è la solita Moto2. I più forti in assoluto forse sono Martin e Fernandez. Martin ha già vinto un Mondiale (in Moto3, ndr), non gli manca niente ed è in un team molto preparato. Quest'anno avrà anche la Kalex e il capo tecnico che ha vinto due Mondiali con Zarco, quindi a loro non manca niente. Fernandez va nel team campione del mondo, con la squadra campione del mondo. E' già stato super competitivo con Pons e penso che con Marc VDS potrà fare un ulteriore step in avanti. Ma c'è anche Bez (Bezzecchi, ndr) che va molto forte e con cui voglio fare un bel lavoro fin dai primi test, cercando di aiutarci a vicenda, perché sarà sempre più importante fare bene in qualifica e partire davanti, perché con così tanti piloti non si può mai sapere cosa succede. Poi c'è il solito Luthi, che fa sempre tanti podi e alla fine dell'anno è sempre tra i primi tre del Mondiale. Ci sono anche Schrotter e Baldassarri, che ha avuto tanti cambiamenti, quindi penso che avrà molti stimoli quest'anno. Ci ha abituati a delle gran partenze di campionato, quindi sarà uno di quelli da tenere d'occhio all'inizio dell'anno".

Da fuori, l'ottima collaborazione che c'era tra voi due ha dato la sensazione di essere un'arma in più per Bagnaia nella lotta per il titolo nel 2018. A che punto siete con Marco da questo punto di vista?
"Il rapporto con lui va benissimo, è ottimo. Con Pecco c'era un gran clima nel box: lui si trovava molto bene con il suo capo tecnico e penso che anche il buon rapporto con me lo abbia aiutato a stare tranquillo nei momenti difficili. Ci siamo aiutati a vicenda e sono contento del lavoro che abbiamo fatto insieme. Io sono riuscito a migliorare me stesso, ma anche lui è riuscito a fare uno step in quelle occasioni in cui ero più veloce io. E' stato un grande anno e spero di ripeterlo quest'anno con Bez. Entrambi vogliamo crescere ed essere veloci. Se lui lo sarà da subito è anche meglio, perché così ci possiamo dare una mano fin dal Qatar, dove c'è un rettilineo molto lungo e la scia può aiutare. Dobbiamo studiare una buona strategia con i nostri capi tecnici e con Pablo (il team manager Nieto, ndr) per cercare di lavorare di squadra".

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Prima hai detto di non sentire una pressione diversa, ma un salto in MotoGP nel 2021 sarà facilmente nei tuoi pensieri. Non ne mette un po' di più questo mercato che si sta già muovendo a motori spenti?
"Se vedessimo la realtà dei fatti, per la MotoGP ormai è quasi tutto finito. Nelle prime gare si definiranno tutti gli altri contratti, quindi posti ne rimarranno pochi, anche perché ormai il ricambio generazionale c'è stato. Sono pochi i veterani che sono rimasti in MotoGP, ma è bello dare spazio ai giovani. Io devo rimanere concentrato su questa stagione e cercare di ottenere dei bei risultati, perché alla fine qualche spiraglio rimane sempre aperto fino alla fine dell'anno, come abbiamo visto per esempio con Alex Marquez, che vincendo il Mondiale ha avuto l'opportunità di andare nel team ufficiale Honda. Quindi non è mai detto e bisogna prima finire bene qua in Moto2".

 

Ma una piccola speranza di fare una squadra tutta in famiglia con Valentino c'è?
"Me lo stanno dicendo tutti, ma mi sembra impossibile. C'è Franco Morbidelli che sta facendo paura in MotoGP. Forse viene solo un po' messo in ombra dalle prestazioni di Quartararo, ma secondo me una stagione come la sua è stata più che positiva e quest'anno vedrete che sarà ancora più forte".

L'anno scorso la parola Mondiale non l'avevi voluta dire alla presentazione, quest'anno è cambiato qualcosa?
"Non è che si vince un Mondiale dicendo: 'voglio vincere il Mondiale'. Bisogna stare concentrati gara per gara. Adesso ci aspetta il primo test a Jerez, che sarà sicuramente molto importante per partire bene. Come ho già detto, molte cose cambiano quest'anno: c'è la nuova gomma davanti, ci sono degli aggiornamenti a livello di elettronica. Bisogna stare concentrati su queste cose, per capire cosa mi piace e cosa non mi piace ed essere pronti per il Qatar".

Moto di Luca Marini, Sky Racing Team VR46
Casco di Luca Marini, Sky Racing Team VR46
Casco di Luca Marini, Sky Racing Team VR46
Luca Marini, Marco Bezzecchi, Pablo Nieto, Sky Racing Team VR46
Luca Marini, Sky Racing Team VR46
Luca Marin, Marco Bezzecchi, Celestino Vietti, Andrea Migno, Sky Racing Team VR46
Moto di Luca Marini, Marco Bezzecchi, Sky Racing Team VR46
Luca Marini, Marco Bezzecchi, Sky Racing Team VR46
Luca Marini, Sky Racing Team VR46
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