Bagnaia: "Ho guadagnato 11 punti su Oliveira, ma poteva andare diversamente senza il contatto con Binder"
Il pilota dello Sky Racing Team VR46 è soddisfatto per aver portato a 19 punti il suo vantaggio nel Mondiale nei confronti del rivale della KTM, ma ha anche recriminato per il contatto con il sudafricano che lo ha fatto deconcentrare per qualche giro.
Foto di: Milagro - DPPI
Ad Aragon non è arrivata la terza vittoria consecutiva nel Mondiale Moto2, ma il secondo posto ha avuto forse un valore ancora più grande per Pecco Bagnaia. Con i successi del Red Bull Ring e di Misano, aveva guadagnato 10 punti sul rivale Miguel Oliveira. Ieri invece, complice anche il settimo posto del rivale della KTM, ne ha presi 11 in un colpo solo, portando il suo vantaggio nella classifica iridata a 19 punti.
Il bilancio di fine weekend, dunque, è positivo per il pilota dello Sky Racing Team VR46: "Sono soddisfatto, perché Oliveira ha chiuso solo settimo e gli ho guadagnato 11 punti in questa gara. E' stata una gara davvero molto importante" ha detto Bagnaia, che domenica ha festeggiato il suo 100esimo GP iridato, ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.
Un filino di rammarico però c'è, legato al contatto con il vincitore Brad Binder a cavallo tra le curve 16 e 17, che lo ha innervosito per qualche giro: "Sicuramente poteva andare un po' diversamente senza il contatto con Binder. Di solito i piloti quando sentono un altro pilota all'interno non chiudono in quel modo lì. Alla fine però lui deve pensare per se stesso e per la KTM, quindi è giusto che sia così".
Anche il tempo perso con Marcel Schrotter all'inizio però ha influito: "Nei primi giri non sono riuscito a passare subito Schrotter ed ho perso un po' di tempo. Ho scaldato molto le gomme ed avevo iniziato a scivolare molto".
Nel finale però è riuscito a recuperare bene su Alex Marquez, prendendosi appunto un secondo posto prezioso: "Comunque dopo il tocco con Binder ero un po' nervoso all'inizio, quindi per recuperare ci ho messo un po'. Quando ho preso Marquez ho provato a sorpassarlo nel punto dove staccavo più forte di lui. Ho visto che era in difficoltà e ne ho approfittato subito per spingere forte e costruirmi il gap che mi sono portato fino alla fine".
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