A Silverstone Aegerter quasi al top, Raffin nei bassifondi
La corsa britannica ha visto il portacolori della Kiefer Racing lottare con il top di Classe fino all’ultima fase di gara. Jesko 27esimo, ma “i miracoli non posso farli. Dobbiamo migliorare in fretta”.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Le premesse sembravano ottime per una gara da protagonista, almeno per quanto possibile. Nella prima sessione di prove libere della Moto2 iridata sul circuito di Silverstone, Dominique Aegerter ha piazzato il proprio nome in cima alla lista dei riferimenti cronometrici.
In qualifica, quando tutti i big hanno alzato il ritmo, l’elvetico non ha sfigurato, ottenendo un ottimo sesto posto in sella alla Suter della Kiefer Racing. Dopo un ottimo inizio in cui “Domi” ha saputo tenere il passo dei primi cinque, il centauro rossocrociato è scivolato in decima posizione nell’ultima fase di gara, giungendo dietro a Brad Binder e davanti alla Kalex arancionera di Luca Marini.
“Nel complesso posso affermare di aver vissuto un ottimo fine settimana. Fino alle qualifiche eravamo tra i migliori, motivo per cui il risultato di gara è un po’ duro da accettare. Credo che stiamo crescendo, ma l’evoluzione è molto lenta”, ammette il 26enne.
E ancora: “Analizzeremo i motivi per cui non abbiamo tenuto lo stesso passo del venerdì e del sabato in gara. Poi speriamo di confermarci a Misano”, le ultime parole di Aegerter.
Da dimenticare la corsa britannica per Jesko Raffin, giunto in 27esima posizione al traguardo. “Ho capito subito di non avere la minima chance di fare bene. I miracoli non posso farli, ho quindi preferito evitare contatti rischiosi”.
Il giovane zurighese reclama più potenza e non usa giri di parole per ribadirlo. “La mia moto non ha cavalli. Occorre essere rapidamente… più rapidi. La colpa non è del team, anche loro sono in difficoltà, e malgrado tutto reputo ottimo il loro lavoro.”
Per Jesko è importante il sostegno dell’équipe, elemento fondamentale per arrivare al Gran Premio di San Marino con le batterie cariche.
“Lavoreremo duramente per presentarci al prossimo appuntamento, con la speranza di ottenere un buon risultato. Aspettative? Nessuna, pensiamo a lavorare più duramente possibile”.
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