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Dakar: Pain ha l'ambizione di vincere con Yamaha

Laia Sanz promossa ufficiale dalla Honda HRC, mentre Barreda cura la navigazione e Viladoms l'altura

Joan Barreda (Honda): “Sono pronto per partire, in queste ultime settimane andrò avanti con l'allenamento per arrivare al via della Dakar al 100 per cento. Il percorso sarà interessante, fra le altitudini che sono ormai un classico per la gara Sudamericana e le tappe marathon, richiederanno una grossa attenzione e concentrazione, sempre e continua. La navigazione? Non mi spaventa, mi sto preparando anche per quella”.

Olivier Pain (Yamaha): “Ci sono tanti cambiamenti su questa nuova Yamaha. Sono ben 4 anni che io corro con questa moto, con la stessa base, da quando Yamaha è ritornata sulla Dakar. E' davvero bella e sono molto contento. La mia motivazione è molto forte e la sfida sarà davvero accesa. Tra l'altro per me c'è una doppia sfida perchè, dopo aver chiuso al terzo posto lo scorso anno, ora devo ambire a qualche cosa di più, per esempio la vittoria. Abbiamo cambiato diverse cose sulla moto e spero si sia lavorato nella direzione giusta, per essere competitivi”.

Jordi Viladoms (Ktm): “Siamo pronti in tutti i sensi. La moto la conosciamo e l'abbiamo provata anche in Marocco in queste settimane nel rally e dopo. Gli ultimi allenamenti sono finalizzati ad arrivare fisicamente pronti alla Dakar. Ci alleniamo anche nelle montagne vicino a casa, di circa 3.000 metri, e qualche volta andiamo lì per prepararci al meglio alle tappe in altitudine. Siamo tranquilli perchè la moto è pronta e l'abbiamo sviluppata e provata a lungo quest'anno per cui questo ci consente di partire sereni”.

Laia Sanz (Honda): “Correre con un team ufficiale quest'anno per me è una soddisfazione enorme. Se penso che a metà dell'anno scorso non sapevo ancora se avrei corso la Dakar e con chi, oggi essere arrivata qui a Parigi è davvero bello. Penso di essermelo meritato e di aver fatto un buon lavoro, per cui sono contenta. Abbiamo un bel team, affiatato, e penso che lavoreremo bene insieme, grazie ad una moto davvero performante. Aver avuto la Honda prima per me ha contato moltissimo, abbiamo corso in Marocco, io l'ho provata a lungo e questo è assolutamente positivo. Sulla gara posso dire che la seconda settimana sembra molto più dura quest'anno soprattutto per le moto, al contrario degli altri anni, e questo sarà difficile perchè è il momento in cui la testa comincia a mollare un po' e invece la concentrazione dovrà restare alta. Bisogna andare bene fin dall'inizio, non sbagliare, ed arrivare fisicamente in forma alla seconda parte della gara, cosa non facile. Il meteo sarà importante perchè lo abbiamo visto l'anno scorso, quando un giorno apparentemente facile e corto è diventato un inferno per colpa del caldo”.

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