Dakar, Ceci: "Tengo le dita incrociate fino alla fine"
L'italiano non avrebbe mai pensato di ritrovarsi 14esimo a due giorni dall'arrivo a Buenos Aires
Paolino Ceci è quattordicesimo assoluto, quando mancano due tappe alla fine di questa Dakar 2015. Stenta a crederci anche lui e fino a quando non salirà sul palco di Buenos Aires, sabato sera, le dita saranno, e resteranno, incrociate. "Non avrei mai detto che mi sarei trovato in questa posizione a questo punto della gara. Invece...sto facendo una gara diciamo in tranquillità, usando la testa, senza fare cadute o errori e alla fine la classifica premia".
Il pilota per cui Paolo faceva il portatore d'acqua, Chavo Salvatierra, non è andato oltre la quarta tappa, e la sua Dakar si è spenta quando occupava la 26. piazza assoluta. Da quel momento Paolo ha potuto impostare la sua gara, ed il suo ritmo, e lo ha fatto, come solo lui sa fare, al meglio.
Ed oggi a fronte di una bella speciale, la undicesima di questa Dakar 2015, nuovamente, il problema con le forcelle: "La speciale era talmente bella che in certi punti sembrava quasi di essere in Sardegna, peccato che per la terza volta consecutiva mi hanno mollato le forcelle, tutte e due e ovviamente olio a non finire sul disco e sulla pinza del freno anteriore" - e prosegue - "tra l'altro oggi avevamo un passo a 3650 metri e poi una discesa di 50 chilometri, fatta con un freno che arrivava un po' lungo e non puoi permetterti di rischiare".
E poi si riparla della seconda tappa marathon di ieri: "Il ricordo che mi porterò dietro di questa Dakar è il freddo. Ieri temperatura meno dieci sul passo ed era pazzesco, e poi la speciale è andata bene ma ieri sera ci hanno fatto la bella sorpresa di non farci trovare neanche un letto al bivacco della speciale marathon : ci hano sbattuti per terra come dei cani. Con una copertina piccola piccola e non è stato proprio il massimo. Stamattina ci siamo tirati su con le ossa tutte rotte dopo una notte di non dormita ma almeno poi è stata una bella speciale".
Ma la notte oltre che scomoda aveva portato con sè anche qualche preoccupazione: "Eravamo molto preoccupati perchè al briefing ieri sera ci avevano detto che c'erano parecchi fiumi da attraversare e che l'acqua era a 50 centimetri. Siccome è piovuto per tutta la notte stamattina aspettavamo di trovarci una situazione complicata, ed invece no, niente, fiumi quasi asciutti, per fortuna".
I prossimi due giorni verranno vissuti.... "con grande tranquillità, a quanto dicono gli organizzatori le speciali non dovrebbero essere complicate e senza sorprese a livello di gara dura. Domani dovrebbe essere ancora pista, montagna, sinuosa, ma senza tappe durissime come piace fare a loro. Però dita incrociate fino alla fine".
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