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Dakar, Botturi: "Opportunità che ho aspettato a lungo"

Il pilota italiano nel 2015 avrà la sua grande occasione in sella ad una Yamaha ufficiale

Nato il 12 luglio 1975 a Brescia, in Lombardia, Alessandro Botturi sin da bambino aveva due passioni: il rugby e la moto da cross, uno sport che ha scoperto con una Yamaha YZ125. A 21 anni faceva parte della Nazionale giovanile di Rugby, ma il richiamo delle due ruote era più forte, e così decise di dedicarsi completamente all’enduro. Tra il 1998 e il 2011 Botturi ha conquistato ben nove Campionati Italiani, tre podi nel Mondiale ed ha indossato per 15 anni di fila la maglia della nazionale italiana alla Sei Giorni (Six Days). Nel 2012 il pilota bresciano ha preso parte alla sua prima Dakar, finendo ottavo assoluto e con il titolo di “Best Rookie”, miglior esordiente. Nel 2013 ha completato il Rally di Sardegna, per vincerlo nel 2014.

I suoi ottimi risultati e il suo potenziale futuro sono stati elementi decisivi nella scelta di Yamaha Factory Racing. Entrato nel team al fianco di Olivier Pain e Michael Metge, giocherà un ruolo fondamentale e mirerà decisamente alle posizioni di testa in sella alla performante Yamaha WR450F Rally.

Ma c’è di più: Botturi grazie al supporto della Filiale Italiana di Yamaha, per la stagione 2015 sarà impegnato anche nel Campionato Italiano Motorally sempre su Yamaha WR450F. Per l’occasione il pilota bresciano si avvarrà per lo sviluppo e la messa a punto della moto dell’esperienza di Massimo Migliorati. Con questi presupposti il "Bottu" si candida dunque al ruolo di protagonista assoluto anche nel Campionato italiano.

"Sono davvero contento di entrare nel Team Yamaha Factory Racing – il commento di Alessandro Botturiper me è un’opportunità che ho aspettato a lungo. La squadra è come una grande famiglia e farò tutto quello che serve per esprimermi al massimo. Il team ha vinto molte gare, ne ho parlato con Peterhansel mentre eravamo impegnati nel Mondiale Enduro. Senza dubbio il mio obiettivo è quello di vincere, ma mi prenderò il tempo necessario. Molti grandi campioni italiani hanno corso per Yamaha, e continuarne la tradizione è un sogno realizzato".

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