Appena pochi minuti fa si è conclusa la settima tappa della
Dakar 2013, una tappa “marathon” di 635 Km, di cui “solo” 218 di speciale. Abbiamo virgolettato il solo, semplicemente perchè i piloti hanno combattuto con dei terreni impegnativi (la prima parte a fondo morbido e la seconda fatta delle solite rocce) e soprattutto con delle altitudini difficili per il fisico umano, visto che non si è mai scesi sotto i 3.400 metri sul livello del mare! Uno “sforzo” anche per le piccole 450 cc, che non sono certo state realizzate per far “girare” i motori a quelle alitudini. A tal proposito, la
KTM si sta come sempre dimostrando affidabile (Honda è ancora sotto “nostra osservazione”), al contrario di
Yamaha (David Fretignè ha spaccato il motore praticamente subito...) e di
Husqvarna (Barreda Bort ha cambiato il motore per dei cuscinetti difettosi e ieri
Goncalves è rimasto a piedi per problemi elettrici, mentre in serata hanno cambiato il motore anche a Botturi per “stare sicuri”).
La
Calama-Salta, ha visto un inizio con un grosso trasferimento al mattino, la speciale, e poi nuovamente un trasferimento. Alla partenza, alle ore 4:30 locali, sono state 145 le moto, con apripista il vincitore della tappa di ieri,
Francisco “Chaleco” Lopez, alla sua nona vittoria di speciale in carriera (cinque nel solo Cile, la sua terra nativa), seguito dalle
KTM ufficiali di
Ruben Faria e Cyril Despres. Un ruolo difficile per il cileno, visto che sin dall’inizio ha dovuto navigare senza possibilità alcuna di sbaglio. Al
WP1, infatti, il primo a transitare è stato
Kurt Caselli con un tempo di 30’17”, seguito da
Olivier Pain e Franz Verhoeven. Quinto
Lopez e addirittura 15esimo e 16esimo
Faria e Despres. Nono
Alessandro Botturi, anche oggi in attesa del fondo roccioso a partire dal
WP3, circa metà stage.
17 minuti dopo i rider hanno raggiunto il
WP2 ed il primo a passare è stato nuovamente lo statunitense
Caselli con
Pain a soli 26 secondi di distacco. Terzo l’olandese
Verhoeven a 57 secondi ed appena un secondo dopo, il polacco della
KTM Kuba Przygonskyi. “Chaleco” si è accodato ma ha perso quasi 30 secondi. Decimo
Botturi, con
Faria francobollato alla sua
Husqvarna by Speedbrain; solo 17 i secondi tra i due! Da segnalare
Stefan Svitko, sempre e costantemente nella top10.
Nessun cambiamento al
WP3, dove
Kurt Caselli ha rifirmato la sua prima posizione! Una speciale tutta in attacco per il sostituto di
Marc Coma, che si ritrova con un “aereo”, più che una moto. Dietro l’americano, ancora il francese della
Yamaha, Pain (più distaccato di prima a 51 secondi) e l’olandese
Verhoeven a +1’11”. Riconfermate in quarta e quinta posizione le
KTM private di
Lopez (Team Tamarugal XC) e Przygonskyi (Orlen Team). In recupero
Ruben Faria, passato in settima posizione e decimo
Alessandro Botturi, con il miglior crono di questa sezione!
Situazione fotocopia al
WP4, almeno per
Kurt Caselli, sempre leader, mentre
Pain e Verhoeven si sono scambiati la posizione.
Francisco “Chaleco” Lopez è transitato con il quarto tempo, seguito dal polacco
Przygonskyi e dal portoghese
Faria. Ottavo il nostro
Alessandro Botturi, con
Cyril Despres oltre la decima posizione. Al
WP5 Caselli ha rimesso il sigillo e le prime cinque posizioni sono rimaste intatte, come al precedente waypoint, con
Pain e Verhoeven che però hanno effettuato nuovamente il “cambio di posizioni”. Ottavo il nostro
Alessandro Botturi, che ha però perso 30 secondi.
Ed ecco l’ordine d’arrivo, con il debuttante
Kurt Caselli che vince la sua prima tappa! In 1 ora 51’ e 31” dimostra di saperci fare, mettendosi dietro i mostri sacri della
Dakar! Chiudono il podio la
KTM privata di
Francisco “Chaleco” Lopez e la
Yamaha del francese
Olivier Pain. Quarto
Franz Verhoeven, seguito da
Ruben Faria e Juan Pedrero che completa la Top6.
David Casteu finisce ottavo, mentre il nostro
Alessandro Botturi non riesce a fare meglio della decima posizione. 16esimo
Pizzolito, il miglior pilota con la
Honda ufficiale, mentre il favorito
Helder Rodrigues è appena 19esimo. Preoccupa
Cyril Despres, 34esimo.
La situazione in classifica generale vede così la conferma di
Olivier Pain con un totale di 17 ore 28 minuti e 17 secondi, seguito da
Francisco “Chaleco” Lopez a 6 minuti e 6 di distacco. Terzo,
David Casteu ad appena 31 secondi dal cileno. Quarto
Ruben Faria, mentre
Cyril Despres scivola in quinta posizione grazie ad un ritardo di poco più di 14 minuti. Sesto, il polacco
Kuba Przygonski, mentre
Kurt Caselli passa in ottava posizione, davanti ad
Alessandro Botturi.
Giornata di nomi nuovi anche tra i Quad, tra i quali si è vista l'affermazione di
Sebastian Palma e del suo
Can-Am. Il pilota cileno ha preceduto di 34" il connazionale
Marcos Patronelli, che continua a comandare la classifica generale con un vantaggio di ben 1'14" nei confronti di
Ignacio Casale.
Per domani, l’ottava tappa della Dakar 2013, saranno ben 492 i Km di speciale! Per la Salta-San Miguel in territorio argentino, dopo un primo brevissimo trasferimento avremo ogni tipo di fondo. Si partirà da 2.200 metri sul livello del mare, con un terreno fatto di sole rocce, per poi al 176eismo Km effettuare circa 100 Km di asfalto non cronometrato. Si riprenderà poi al 287esimo chilometro dopo il rifornimento, per salire fino a 3.000 metri s.l.m. su fondi misti formati da rocce, dune, terreno morbido, nuovamente dune, terra battuta e ancora rocce. Partenza prevista alle ore 5:50 locali.
DAKAR 2013, Settima tappa, 11/01/2013
Classifica generale moto (primi dieci)
1. Pain - Yamaha - 17.28'17"
2. Lopez - KTM - +6'06"
3. Casteu - Yamaha - +6'37"
4. Faria - KTM - +9'42"
5. Despres - KTM - +14'07"
6. Przygonski - KTM - +20'43"
7. Svitko - KTM - +24'51"
8. Caselli - KTM - +27'46"
9. Botturi - Husqvarna - +30'18"
10. Israel Esquerre - Honda - +30'35"
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