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Dakar 2010: 11^ tappa, “galeotto” fu il poliziotto...

Errore a inizio tappa per i primi piloti, poi il recupero

L'undicesima tappa della Dakar 2010 riportava in Argentina dopo aver attraversato nuovamente le Ande attraverso il Paso Libertadores. Partenza di notte per le moto, alle 4.40, per affrontare 211 chilometri di trasferimento prima della prova speciale di 220 chilometri, che partiva da Uspallata per arrivare non lontano dal bivacco di San Juan. Marc Coma non è riuscito a ripetere l’incredibile exploit della decima tappa. Partito ancora una volta per primo e dunque con il “compito” di aprire la pista, lo spagnolo ha sbagliato una nota del road-book nei primi chilometri della speciale, con la “complicità” di un poliziotto che gli ha sbarrato la strada giusta, ed ha così perso circa dieci minuti. Dall’errore di Coma hanno tratto vantaggio gli inseguitori, Street (Ktm) e Verhoeven (Bmw) ed è stato infine il pilota olandese sulla monocilindrica tedesca ad imporsi sull’americano per soli tre secondi al termine di una speciale conclusa in volata. L’errore, avventuo al km 13 della speciale e che è oggetto di un reclamo presentato da Rodriguez, con tutta probabilità è costato a Marc Coma la quinta vittoria ma la bella prestazione lo fa comunque salire al 16° posto in classifica. Non è detto che tutti i mali vengano nuocere: Marc ha così potuto contare su un ordine di partenza finalmente favorevole nella tappa di oggi, la più lunga dell’intera Dakar 2010. I soli cambiamenti di una certa importanza determinati dalla giornata di mercoledì sono l’arretramento del portoghese Helder Rodriguez su Yamaha dalla “zona” podio, a causa di alcuni errori di navigazione, e il moderato consolidamento della seconda posizione del norvegese Ullevalseter su Ktm ai danni del cileno Lopez sull'Aprilia bicilindrica, sempre terzo ma ora più distaccato. Il primato è tutt'ora saldamente nelle mani di Cyril Despres che guida la classifica con oltre 1h20' di vantaggio sul secondo. Le caute ma buone notizie dall’Ospedale Mutual de Seguridad di Santiago del Cile sulle condizioni di Luca Manca hanno fatto piacere a tutti i piloti. Marc Coma: “Sapevamo che oggi sarebbe stata una giornata molto complicata e dura, e che per prima cosa era importantissimo preservare la meccanica. Per questo sono partito con molta tranquillità deciso a non correre alcun rischio. Forse troppo, è così che per un errore di navigazione ho perso un po’ di tempo. Per recuperare almeno parte dello svantaggio ho alzato appena il ritmo, senza mai esagerare. Domani ci aspetta una di quelle tappe nella quali è possibile rimettere tutto in gioco. 800 chilometri, quasi 500 di prova speciale. Sarà certamente molto dura!”. La tappa di oggi, giovedì, con i suoi quasi 800 chilometri, è la frazione più lunga di questa edizione. Un breve trasferimento, poi la speciale di 476 km, con una prima parte molto guidata su piste e terreni di varia natura ed un finale di circa 130 km su piste sabbiose molto faticose. Per fortuna dei piloti, a metà speciale, una lunga neutralizzazione (piloti fermi, ndr) permetterà di “tirare il fiato”. Motori spenti dopo altri 297 km di trasferimento necessari a raggiungere San Rafael.

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