La Africa Eco Race 2010 è partita da Portimao in Portogallo ed è già sbarcata in Marocco. I traghetti hanno aperto le “bocche” dei loro garage e le ruote di moto, auto e camion hanno toccato il suolo africano per dare inizio poco dopo alla
prima trappa cronometrata.
Su un percorso accidentato, stretto e roccioso nei primi 13 km, la prima
tappa di 309 km (di cui 145 km di prova speciale),
da Nador a Borj Frissate, ha permesso ai concorrenti di farsi un’idea di come saranno le successive prove speciali, della filosofia del road-book progettato da René Metge e del tipo di navigazione.
Tra le moto sono tre i concorrenti classificati, tutti italiani: Marco
Capodacqua e Alberto
Dottori su Ktm e Giovanni
Stefani su Yamaha, con tempi compresi tra le 3 ore e 4 minuti, e le 3 ore e i 7 minuti.
La seconda tappa si corre oggi 31 dicembre e porterà i concorrenti a La Momie per un totale di
503 km suddivisi in 208 di prova speciale e 295 di trasferimento. Le indicazioni fornite dall’organizzatore parlano di un fondo non troppo difficile ma della necessità di una
navigazione accurata perché gli errori sono… dietro l’angolo.
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