Una Gara 3 piena di agonismo incorona l’esperto Luciano Gioia
Luciano Gioia vince una gara molto combattuta fin sotto la bandiera a scacchi. Due Safety Car e una bandiera rossa sottolineano il tenore di una Gara 3 molto combattuta.
Foto di: Mitjet Italian Series
Molto spesso si dice che quando un pilota abbassa la visiera non esistono più amici. E’ con questo detto che potremmo sintetizzare il tono di Gara 3 di nuovo riservata ai “Piloti A”.
Al pronti via scatta bene Fattori che si sfila da un De Luca che perde colpi lasciandosi superare anche da un brillante Faraonio che scattava dalla terza fila. Al primo giro terzo passa Gonzales seguito a brevissimo da Benedetti. Il tempo di assestare le posizioni che, al secondo giro iniziano i cambi al vertice. Il gioco delle scie aiuta i sorpassi e la grinta dei protagonisti completa il quadro.
Fattori perde terreno per un lungo lasciando sfilare in testa Faraonio seguito da Benedetti, Gonzales, Gioia e Fattori che perde, così, diverse posizioni. Dopo i primi 5 minuti di gara Malvestiti perde il controllo della sua Mitjet sbattendo al Tamburello costringendo il gruppo a ricompattarsi dietro la Safety Car.
La gara riparte dopo oltre 5’ con Benedetti più lesto del leader Faraonio, l’affianca, ma lo supera pochi metri prima del traguardo. Uno sbaglio che gli costerà ben 25 secondi di penalizzazione. La classifica dei primi tre vede Benedetti comunque in testa, seguito da Faraonio e Gonzales. Subito dietro Castagnoli e Giudice. Il gruppo di comando procede serrato e a farne le spese, per una digressione fuori pista, è Gonzales che, nel rientrare alla Variante Tamburello colpisce Ungaretto nel frattempo risalito in quinta posizione. Ma non è finita qui perché anche Gnemmi perde il controllo della vettura come Belmonte che finisce in ghiaia.
Di nuovo la Safety Car annulla la gara e ricompatta il gruppo con i due esordienti, Giacomo Riva ed Alessandro Nervi che, grazie ad un gara attenta, entrano in zona punti. Mancano 2 minuti alla fine del tempo regolamentare e la gara è ancora in regime di SC. Il gruppo procederà compatto fino a 30” dal termine. Saranno due giri che segneranno l’esito della gara. In evidenza Castagnoli che incalza Gioia, ma a sua volta seguito a pochissimo da Giudice, sempre attento a tenersi fuori dai guai. Il terzetto procede compatto fino alla Tosa dove Castagnoli arriva largo aprendo la porta a Giudice seguito, a breve, da Riva e De Luca. Il gruppo passa davanti alla bandiera dell’ultimo giro.
Qui è di nuovo Castagnoli che si riprende il sesto posto su De Luca mentre in testa Faraonio esce largo alla Villeneuve ma riesce comunque a controllare un coriaceo Benedetti. Cassarà, intanto, ottavo, va in testacoda ma senza perdere la posizione. Il gruppo di testa vede Benedetti che riesce a superare Faraonio prima della Rivazza, mentre Castagnoli passa Giudice per mettersi in scia a Gioia. Mancano pochi metri, ma le sorprese non sono finite.
A pochi metri dal rettilineo Faraonio colpisce Benedetti che, perdendo il controllo della sua Mitjet, va a sbattere, per fortuna lievemente, contro le barriere di ingresso della corsia box. Faraonio, per questa manovra, verrà immediatamente squalificato dalla Direzione gara, rivoluzionando così il podio che sarà di Luciano Gioia al primo posto, Michele Castagnoli al secondo e Claudio Giudice al terzo. Al quarto posto Giacomo Riva del team Cram Motorsport guadagna il primo posto della classifica Under 20.
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