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Garcia: "Siamo molto contenti del comportamento della Corvette"

Antonio Garcia svela che il team statunitense non sta cercando i tempi ad effetto ma lavora in ottica della corsa con una vettura molto più competitiva di quella del 2016. Nonostante il cambiamento del BoP

Antonio Garcia, Corvette Racing

Antonio Garcia, Corvette Racing

Rainier Ehrhardt

#63 Corvette Racing Corvette C7.R: Jan Magnussen, Antonio Garcia, Jordan Taylor
#63 Corvette Racing Corvette C7.R: Jan Magnussen, Antonio Garcia, Jordan Taylor
Antonio Garcia, Corvette Racing
#63 Corvette Racing Corvette C7.R: Jan Magnussen, Antonio Garcia, Jordan Taylor
#63 Corvette Racing Corvette C7.R: Jan Magnussen, Antonio Garcia, Jordan Taylor

Le qualifiche delle GTE PRO hanno visto le Corvette ufficiali  più indietro di quanto si poteva prevedere, alla luce soprattutto degli ottimi tempi registrati in occasione del prologo di due settimane fa. Alla base c'è sicuramente il cambiamento di BoP che ha sfavorito le affascinanti vetture statunitensi obbligate a presentarsi in prova con una strozzatura ai restrittori più stretta di ulteriori 0,2mm rispetto a quanto avvenuto nei test. Antonio Garcia assieme a Jan Magnussen e a Jordan Taylor ha ottenuto l'ottavo tempo di classe davanti ai compagni Gavin-Milner-Fässler dietro di 2" rispetto all' Aston Martin Vantage di Thiim. Nel complesso, però, tutte le GTE PRO sono andate piano nel primo turno di qualifica, con tempi di 1" superiori a quelli dell'anno passato.

"Non so perché ci abbiano cambiato il BoP ma guardando a quello che era avvenuto l'anno passato direi che le cose sono migliorate perché ai nostri rivali non hanno concesso di fatto nulla. Quindi non possiamo lamentarci. Mettiamo dai tempi in prova non si è compreso ma credo che nel 2017 saremo molto più competitivi rispetto al passato perché abbiamo per davvero svolto un bel lavoro su tanti particolari della vettura. Nel 2016 solo pochi tra di noi riuscivano a girare forte; ieri invece noi sei, nessuno escluso, ci siamo trovati benissimo al volante della Corvette. È per questo che sembriamo tutti molto sereni e tranquilli. Non so se vinceremo ma il nostro potenziale riusciamo a sfruttarlo  e quindi non partiamo battuti per la corsa".

Sembra che ieri non abbiate voluto prendere alcun tipo di rischio e siate andati molto più lentamente di quanto avreste potuto.
"Nel turno di qualifica ci hanno tolto venti minuti e non aveva alcun senso spingere quando bisognava ancora lavorare sul set up della vettura, ammesso che ottenere la pole a Le Mans serva a qualcosa. Anche oggi avremo quattro ore a disposizione ma credo che tutto il team si muoverà in direzione della messa a punto per la corsa senza badare al tempo ad effetto che appunto serve a ben poco".

Ti aspettavi la perfomance dell'Aston Martin?
"Credo sia stata agevolata molto dalle gomme che si comportano benissimo con le alte temperature. Le Michelin però mi sembrano più costanti. Fino ad oggi sul passo gara siamo tutti vicini ed è impossibile poter pronosticare qualcosa. Forse sia Ford sia Porsche si sono nascoste anche alla luce di quanto avvenuto l'anno passato con l'improvviso cambiamento di BoP. Se non fosse stato per la Ferrari nel 2016 non ci sarebbe stata davvero corsa".

Puoi confrontare il livello delle GT del WEC in contrapposizione con quello dell'Imsa?
"Anche qui c'è un ottimo livello generale. Io però preferisco le gare statunitensi. In primis perché l'Imsa ha svolto un buon lavoro sul BoP, riuscendo a mettere sullo stesso piano tutti quanti. E poi è la filosofia stessa delle corse USA che per me è migliore. È difficile, per esempio, immaginare un arrivo come quello di Daytona di quest'anno con Ford, Ferrari, Porsche e Corvette con le identiche possibilità di vincere. Negli USA basta essere vicino ai primi posti che potrai sempre giocare le tue carte. Qui no. Le Yellow Zone, per esempio, rischiano di spezzare la corsa e di farla perdere a chi ci capita nel momento sbagliato. Non è un bene per lo spettacolo e per l'interesse. L'Europa dovrebbe imparare certi aspetti dell'automobilismo USA. Là è più bello per la gente. Qui se hai una vettura più veloce dai poche possibilità agli altri, perché tutto è molto lineare. In Imsa con una vettura più lenta giochi di strategia, inventi cose e la struttura di quelle corse alla fine ti premia".

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