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Toyota davanti nelle Prove Libere a Le Mans

Miglior tempo per la #8 di Davidson/Lapierre/Buemi, ma l'Audi non è lontana. Paura per il botto di Duval

Il terribile incidente dell'Audi di Loic Duval ha ovviamente catalizzato l'attenzione nel turno unico di prove libere della 24 Ore di Le Mans. La R18 e-tron quattro #1 è letteralmente decollata nella zona delle Virage Porsche, decollando contro le reti e distruggendosi. Fortunatamente però il francese non dovrebbe aver riportato gravi conseguenze nell'impatto: era cosciente, ma è stato trasportato in ospedale per accertamenti visto che manifestava dolore ad una gamba. Detto questo, bisogna passare ad analizzare quello che è accaduto in pista, perchè tra poco meno di due ore si inizierà a fare sul serio con il primo turno di prove ufficiali. Arrivata sul circuto de la Sarthe con i galloni di favorito, la Toyota per ora ha vestito al meglio questi panni, con la TS040 Hybrid di Davidson/Lapierre/Buemi che ha fatto segnare il miglior tempo in 3'23"652, quindi un riferimento più alto di circa mezzo secondo rispetto a quello fatto segnare nei test di due settimane fa. Rispetto ad allora sembra anche essersi ridotto il distacco delle Audi: la R18 e-tron quattro #2 di Fassler/Lotterer/Treluyer è stata l'unica a scendere sotto al 3'24" ed ha pagato appena 324 millesimi, inserendosi in mezzo alle due Toyota, con la TS040 Hybrid #4 di Wurz/Sarrazin/Nakajima che è stata a sua volta più lenta di circa tre decimi. Anche le altre due Audi comunque non sono lontanissime in quarta e quinta piazza, con quella incidentata che ha comunque avuto la meglio su quella di Bonanomi/Jarvis/Albuquerque. Per ora invece è pesante il distacco delle due Porsche 919 Hybrid: la più veloce è stata quella di Bernhard/Webber/Hartley, che però si è vista rifilare quasi 3" dalla Toyota che guida la classifica. Ne paga addirittura quasi cinque poi la vettura gemella di Dumas/Jani/Lieb. Va detto però che entrambi gli equipaggi erano stati capaci di tempi decisamente migliori nei test. Grazie alle deroghe concesse dall'ACO e dalla FIA, sembrano aver fatto qualche piccolo passo avanti anche le Rebellion R-One, con quella di Prost/Heidfeld/Jani che ha ridotto a 7"5 il suo distacco. Per quanto riguarda le vetture LMP2 ha invece brillato la nuovissima Ligier-Nissan della OAK Racing, che ha fatto segnare il decimo tempo assoluto con Brundle/Mardenborough/Shulzhitskiy, precedendo di poco più di un decimo la Oreca-Nissan della Murphy Prototypes (Berthon/Gonzalez/Chandhok), che è stata l'unica vettura a scendere sotto al 3'41" oltre alla loro. Aston Martin in grande spolvero invece tra le vetture della classe GTE: la cosa curiosa è che il miglior tempo assoluto lo ha messo a referto un equipaggio della classe Am, ovvero quello composto da Poulsen/Heinemeier-Hansson/Thiim, che ha girato in 3'57"015, precedendo di pochi millesimi Ferrari 458 della AF Corse affidata a Bruni/Vilander/Fisichella, che ha pagato pochi millesimi. Vicinissima però anche la Aston di Turner/Mucke/Senna. Ad oltre un secondo invece la prima delle Corvette, quella di Magnussen/Garcia/Taylor, che ha chiuso dietro alla seconda 458 della AF Corse e davanti alla Porsche di Pilet/Bergmeister/Tandy. Da segnalare anche l'esposizione di un altro paio di bandiere rosse oltre a quella dovuta al botto di Duval: la prima è stata provocata dall'uscita di pista della Porsche di Erik Manis alla prima chicane del Mulsanne Straight. La seconda invece quando la Ferrari di Frankie Montecalvo ha avuto una sorte simile, ma nella chicane successiva. Mancano pochi minuti, la sessione poi non è più stata fatta ripartire.

FIA WEC - 24 Ore di Le Mans - Prove Libere

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