Simon Trummer: “Non è andata come dicono alla Toyota”
Il driver svizzero esprime la propria versione sulla dinamica dell’incidente che ha messo KO la TS050 numero 9 e la vettura della Manor TRS Racing. “È Lapierre che mi ha tagliato la strada!”.
#25 CEFC Manor Oreca 07 Gibson: Roberto Gonzalez, Simon Trummer, Vitaly Petrov
Marc Fleury
L’ultima speranza della Toyota di ottenere una vittoria nella 24 Ore di Le Mans è svanita sabato 17 giugno a notte inoltrata, quando Nicolas Lapierre è entrato in collisione con una delle due Oreca-Gibson della scuderia CEFC Manor TRS Racing, sulla quale in quel momento sedeva l’elvetico Simon Trummer.
In casa Toyota Racing ne sono convinti. L’uscita di scena della TS050 Hybrid del trio Lapierre-Kunimoto-Lopez è stata provocata da un contatto con la vettura numero 25 dell’équipe britannica. A testimonianza di ciò il comunicato stampa emesso dalla Casa nipponica, nel quale l’esperto francese dichiara di essere stato colpito sul posteriore, esprimendo tutto il proprio rammarico.
Eppure, la versione del rossocrociato suona in modo molto differente. Nel corso di un’intervista esclusiva a Motorsport.com Svizzera, il bernese spiega il suo punto di vista. “Non è andata come ha spiegato la Toyota”, esordisce il 28enne svizzero.
Trummer non solo accusava un ritardo di otto giri sulla numero 9 nipponica, ma era oltremodo impegnato a difendere la quarta posizione in Classe LMP2 e il sesto posto assoluto, motivo per il quale nell’abitacolo regnava calma e concentrazione assolute.
Questa la versione di Simon. “Ho visto Lapierre a destra, negli specchietti retrovisori, poco prima della Virage Porsche. In quel momento non era ancora davanti a me. Poi lo shock...”.
“Non è stata colpa mia”, sottolinea il driver capitolino. “Mi sono tenuto appositamente sulla sinistra perché sulla destra provenivano due vetture dalla corsia dei box. Nicolas aveva abbastanza spazio per tentare il sorpasso sulla destra, e non so per quale motivo ha deciso di spostarsi sorprendentemente sul lato in cui viaggiavo tranquillamente. La collisione è stata, a quel punto, inevitabile”.
Anche la corsa di Simon Trummer e della vettura numero 25 si è interrotta dopo nemmeno metà gara. “Non mi era mai capitato un incidente del genere. Andavo circa a 260 chilometri orari, quando mi sono schiantato nel muro. L’impatto è stato terribile, la macchina si è completamente distrutta”, ha aggiunto l’ex pilota di GP2.
Fortunatamente nessuna conseguenza a causa del violento crash. “Ho riscontrato alcune lesioni e ho i piedi doloranti, oltre al colpo di frusta dovuto all’impatto. Volevano trasportarmi all’ospedale per degli accertamenti, ma preferisco farmi curare in una clinica vicino a casa”.
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