Sébastien Buemi: “Le Mans dovrebbe cambiare il format di qualifica”

Nelle ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans, è toccato a Neel Jani con la Porsche 919 Hybrid partire in pole position. La 85esima edizione della celebre corsa francese, invece, vede un altro svizzero protagonista in prima fila.

Sébastien Buemi scatterà in seconda posizione con la Toyota TS050 Hybrid, alle spalle dei compagni Kobayashi-Sarrazin-Conway. 

Il leader del campionato WEC, e allo stesso tempo della Formula E, non ha saputo fare meglio del compagno della vettura gemella pilotata da Kamui Kobayashi, vero mattatore sul circuito della Sarthe.

Buemi ha chiuso la qualifica con un ritardo di 2”337 dal giapponese. Ma la maggiore velocità raggiunta dalla Toyota numero 7 non è il solo motivo per il quale il driver di Aigle non ha potuto giocarsi le proprie carte per la pole position.

“Ci sono 60 auto in pista nello stesso momento. Complessivamente, si ha un solo giro ‘pulito’ per cercare di ottenere la pole position. Non è così evidente riuscire ad andare al massimo con così tante vetture sul tracciato”, tuona il campione del mondo WEC del 2014.

Sébastien concede anche un consiglio agli organizzatori. “Le vetture GT potrebbero disputare il turno di qualifica dalle 23:00 alle 23:30. Da mezzanotte in poi le LMP1 E LMP2. Questo renderebbe il tutto più attraente, in virtù della maggiore competitività”. 

L’ACO potrebbe prendere come punto di riferimento l’ADAC Nordrhein, organizzatore della celebre 24 Ore del Nürburgring.

Nella corsa tedesca vengono concessi due giri lanciati per tutti e trenta gli equipaggi. E tale aspetto è ciò che rende affascinante e mai monotona la corsa di durata del Nordschleife.