Le Mans: in GTE è guerra tutti contro tutti
Il caso Fisichella, reclamato dalla Ford per un faro posteriore non funzionante ha scatenato Ferrari, Porsche e Aston Martin che ora accusano una delle GT americane di non aver rispettato la slow zone notturna.
Foto di: Alexander Trienitz
Il fanalino della discordia della Ferrari 488 della Risi Competizioni. Succede che verso la conclusione della corsa, quando la vettura del team statunitense, è saldamente in seconda posizione dietro la Ford GT poi vincitrice e davanti all'altra vettura americana poi giunta terza, il team della Casa di Detroit sporga reclamo perché si è accorto che la 488 gira con un faro posteriore non funzionante.
La direzione corsa accoglie la richiesta e commina, quando mancano 17' alla conclusione della 24 Ore, uno stop and go di 30" e la riparazione del particolare alla vettura. Siamo alle battute finali di una corsa tirata allo spasimo e incerta.
Manca poco alla fine e bisogna fermarsi entro tre giri. Il team decide di proseguire e di pagare l'eventualità penalità, che va dai 30" al 1', a gara finita. Per la Ferrari con 30" il secondo posto è mantenuto. Con 1' lo perde e giunge terza. Ma c'è il rischio che possa essere anche esclusa. Il team però ha un'arma per controbattere alla mossa, non troppo sportiva, della Ford.
Sa che nel corso della notte una delle GT di Detroit è transitata in una delle tante slow zone che hanno caratterizzato questa edizione a una velocità superiore a quella prevista. Il fatto è a conoscenza anche di Porsche e di Aston Martin che decidono di spalleggiare un reclamo contro la Ford.
Così la classifica è congelata e il tutto è ancora al vaglio dei commissari sportivi che dovranno ascoltare le varie parti in causa e verificare la veridicità dell'accaduto. È la conferma che nel mondo della GT qualcosa non sta funzionando e che le divisioni vanno ben oltre le questioni del BoP.
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