Le Mans, 3. Ora: Porsche c'è ma che Toyota!
Le due Case stanno impostando una corsa molto tattica. Più aggressiva la Toyota, conservativa invece la Porsche. L'Audi in difficoltà con la R18 di punta ferma 23'ai box per il turbo rotto, è terza con Duval. Duello in GT tra Ford e Ferrari
#2 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb
Eric Gilbert
Dopo tre ore di corsa, in realtà due peril via dato in regime di safety car forse opinabile per la lunghezza ma doveroso per le pessime condizioni della parte più difficile del circuito inzuppato d'acqua nelle traiettorie ideali, la 24 Ore di Le Mans sta confermando ciò che si pensava alla vigilia con Porsche, Toyota e Audi che si stanno sfidando l'una contro l'altra con distacchi minimi. L'Audi ha già virtualmente perso la R18 di punta di Lotterer-Treluyer-Faessler rimasta ai box per oltre 23' quando il tedesco si è fermato per la rottura dell'impianto di sovralimentazione e poi ripartita staccata di 14 giri dal gruppo di comando. Lassù la 919 Hybrid di Hartley, la Toyota di Conway e l'Audi di Duval stanno giocando sul filo dei secondi e della diversificazione delle strategie. La 919 Hybrid, che era partita con Bernhard alla guida, ha sostituito le gomme Michelin allo scoccare della seconda ora; la Toyota di Conway ha invece optato per un doppio stint che le ha permesso di andare a prendersi il secondo posto che fino ad allora era appannaggio della Audi R18 di Loic Duval. Diverse invece le strategie delle seconde vetture che procedono più staccate.
In Porsche sapevano della forza della Toyota
La sorpresa, relativa, viene dalla competitività messa in mostra dalla 050 Hybrid-Hybrid che sul bagnato ha mostrato un invidiabile grip e che poi, grazie all'aggressività di Mike Conway, non ha mai mollato nei confronti della Porsche 919 dell'equipaggio campione del mondo. Era una situazione che a Weissach avevano preso in considerazione anche se speravano di potere fare una fuga in piena regola per creare un cuscinetto tra le proprie vetture e le rivali. Fino ad ora non è andata così: la 919 Hybrid di punta sembra gestire la situazione ed essere in grado di rispondere alla Toyota che a sua volta è disturbata dalla R18, penalizzata come sempre dal fatto che è costretta a fermarsi un giro prima della concorrenza per la capienza inferiore del serbatoio di carburante. Le prossime tre ore di corsa, cruciali anche per verificare il grado di affidabilità di tutti quanti dopo le magagne comuni di Silverstone e Spa-Francorchamps, saranno veritiere. Di sicuro preoccupa e non poco la rottura al turbo di cui è stato vittima Lotterer nelle prime fasi. Per l'Audi non è un bel segnale.
Ferrari:che rimonta!
La lotta tra le GTE PRO è ancora più entusiasmante di quella in LMP1. Chi pensava che la Ford potesse fare il vuoto non aveva fatto i conti con le sue rivali. Ferma prima ancora di partire la vettura di Priaulx-Franchitti-Tincknell per un problema all'elettroattuatore del cambio, lo squadrone americano sta avendo nella GT pilotata da Richard Westbrook la propria vettura di punta. Ma le Ferrari 488, dopo un iniziale predominio delle Porsche ufficiali-favorite dalle condizioni dapprima bagnate e umide- hanno rimontato con James Calado e Giancarlo Fisichella in grande spolvero. Nella classe tutto è ancora molto equilibrato perché nel duello tra americani e italiani c'è ancora spazio per tanti inserimenti. A spaventare sono soprattutto le Porsche che sornione stanno applicando la tattica che spesso ha permesso alle 991 di sopperire alle proprie lacune velocistiche.
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