Le Mans, 16. Ora: si annuncia un rovente finale a tre
Nel corso della notte Marc Lieb è riuscito, nonostante una foratura e una sosta supplementare, a non perdere terreno dalla Toyota di testa. In terza posizione l'altra 050 Hybrid ha la possibilità di rimontare.
Foto di: Eric Gilbert
Dopo 16 ore di corsa l'impressione è che si possa assistere a un'ultima parte piena di suspence. Nel corso della notte non si è fermata la cavalcata delle Toyota ma la Porsche, pur afflitta da molti episodi sfortunati, non ha mollato. E così dobbiamo attenderci di tutto. Si è visto, per esempio, Marc Lieb in grande spolvero che è riuscito a rimettere le cose a posto dopo essersi fermato una volta in più del previsto perché vittima di una foratura. L'ingegnere tedesco si è prodigato da allora in una serie di passaggi di grande costanza rosicchiando a poco a poco il tempo perduto e riportandosi alle spalle dei capoclassifica prima di consegnare la vettura a Romain Dumas.
Ma nella lotta per la vittoria è entrata di prepotenza anche la seconda Toyota di Davidson-Buemi e Nakajima, ragion per cui è prevedibile che il finale possa essere rovente. Queste ultime nove ore rappresentano la fase più dura della corsa e i dettagli, visti i distacchi conteranno più che nell'edizione passata. Perchè se è vero che la Toyota è al comando dall'inizio è altrettanto vero che non è mai riuscita a prendere il largo in modo definitivo su un equipaggio dove gli ultimi stint dovrebbero essere svolti da Neel Jani, ovvero uno dei piloti in assoluto più veloci della categoria. Potrebbe essere lo svizzero della Porsche l'autore dell'impresa.
Nelle altri classi e categoria la situazione non è mutata. Il trio della Risi Competizione formato da Fisichella-Vilander-Malucelli prosegue a scambiarsi la prima posizione con la Ford di Muller-Bourdais-Hand tra le GTE PRO. Per loro è già una grande impresa: arrivati a Le Mans come equipaggio di supporto ai due ufficiali dell'AF Corse sono rimasti gli unici ferraristi che possono puntare alla grande affermazione. Con pieno merito perché fin qui non hanno sbagliato nulla. Dispiace invece per il ritiro di Bruni-Calado-Pierguidi che hanno alzato bandiera bianca prima ancora che albeggiasse.
A poco dalla conclusione della 15. ora è scomparsa dalla scena anche la Corvette di Millner che ha tirato un gran botta alla staccata della prima esse, quella che porta al ponte Dunlop. Rottura della sospensione o improvvisa foratura le cause. Pilota indenne, vettura distrutta. Prosegue infine in modo arrembante la bella corsa dell'Oreca Alpine di Lapierre-Richelmi-Menezes tra le LMP2. Sono loro i grandi favoriti per la vittoria finale.
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