Il rookie De Sadeleer: “La 24 Ore dà emozioni pazzesche!”
Il baby elvetico parla della prima esperienza nella corsa di durata più celebre al mondo, dichiarando di non avere l’obbligo morale di segnare punti nel WEC, anche se “preferisco il kit ELMS...”.
Foto di: Rainier Ehrhardt
Hugo De Sadeleer, giovanissima promessa del motorsport del Canton Vaud, prende parte alla sua prima gara di 24 ore con la United Autosports, prestigioso team britannico della Classe LMP2: "Giochiamo sull'affidabilità e su una gara con pochi errori".
Esattamente tra un mese, il pilota vodese spegnerà le 20 candeline. Rientrando tra i partecipanti alla 85esima edizione della 24 Ore di Le Mans, il driver elvetico, nato e cresciuto a Gstaad, è il sesto pilota più giovane tra i 180 iscritti alla celebre corsa francese.
Dopo due stagioni in Formula Renault 2.0, il figlio della nota pilota in gonnella di autostoriche Isabelle De Sadeleer (vincitrice della Carrera Panamericana nel 2015, fra l’altro) disputa dunque la corsa di un giorno intero al volante di un prototipo della Classe minore per la stessa compagine con la quale ha centrato la vittoria nella corsa d’apertura della ELMS a Silverstone in LMP2.
Il pilota vodese non nasconde una certa eccitazione nel gareggiare a un evento tanto importante. “Quello che succede a Le Mans è qualcosa di magnifico, e non ho mai vissuto niente di simile”.
Hugo, accanto al professionista portoghese Filipe Albuquerque e l’americano Will Owen, ha conquistato la 15esima posizione in griglia: sono infatti 21 le LMP2 che si contendono la vittoria.
“Sotto l’aspetto della velocità pura non abbiamo alcuna possibilità contro l’Oreca 07. Nelle prove e in qualifica siamo stati più veloci delle Ligier e vogliamo mantenere questo passo. In ogni caso, il nostro obiettivo rimane quello di finire la corsa davanti alle tre Dallara e, se ci sarà la possibilità, anche delle biposto Alpine, che hanno evidenziato qualche lacuna con il caldo”.
Come raggiungere gli obiettivi prefissati? Hugo De Sadeleer conosce la ricetta ideale.
“Dovremo disputare una corsa ordinata, priva di sbavature. Il fatto di non dover forzatamente ottenere punti per il WEC ci alleggerisce un po’ dalla pressione. Nei test tutto è andato bene, non abbiamo avuto problemi né con il tracciato né con il traffico di notte”, aggiunge il rookie rossocrociato.
L’unico handicap per De Sadeleer e la United Autosports è quello di aver cambiato il carico aerodinamico rispetto alle precedenti uscite.
“È vero, abbiamo perso un po’ di velocità nel rettilineo, e questo ci porta a non essere veloci come altri team. Ci sentiamo più a nostro agio con il kit usato nell’ELMS, ma siamo ugualmente capaci di giocarci le nostre carte anche nella 24 Ore di Le Mans”.
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