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Le Toyota dettano legge anche nei test di Le Mans

Le TS040 Hybrid fanno doppietta con tempi simili, seguite da due Audi e con la prima Porsche quinta

Dopo aver dominato le prime due gare della stagione del Mondiale Endurance FIA, le Toyota hanno dimostrato ancora una volta di essere in questo momento il punto di riferimento della classe LMP1, occupando le prime due posizioni al termine della giornata di test collettivi che anticipa di due settimane la 24 Ore di Le Mans. Ad ottenere la miglior prestazione è stata la TS040 Hybrid #8, che con Sebastien Buemi al volante (gli altri due piloti dell'equipaggio sono Anthony Davidson e Nicolas Lapierre) ha realizzato un crono di 3'23"014 nella sessione pomeridiana. Una prestazione quindi più alta di circa otto decimi rispetto alla pole realizzata un anno fa sul Circuit de la Sarthe. Comunque non è tanto questo ad importare quanto il fatto che la vettura gemella, ovvero quella di Wurz/Sarrazin/Nakajima, ha chiuso con un ritardo di meno di due decimi. Questo vuol dire che le due vetture della Casa giapponesi sembrano aver già trovato un passo interessante in vista della grande classica che si disputerà tra due settimane. Dopo le grandi difficoltà delle prime uscite, sono state forse più competitive del previsto le Audi, con la R18 e-tron quattro di Marco Bonanomi e Filipe Albuqurque che aveva addirittura fatto registrare il miglior riferimento in mattinata con l'italiano. Pur non riuscendo a migliorarsi nel pomeriggio, hanno poi chiuso terzi a 785 millesimi, davanti alla numero 1 di di Grassi/Duval/Kristensen, alla quale hanno rifilato sette decimi. Solo quinta quindi la prima delle Porsche 918 Hybrid, che è stata la numero 14 di Dumas/Jani/Lieb, che ha hciuso con un gap di 1"6 dalla vetta. Nello spazio di un altro paio di decimi poi si completa il quadro delle LMP1 ufficiali, con la Rebellion R-One che invece per il momento viaggia con un ritardo di circa 8". Passando alla classe LMP2, i più veloci sono stati i portacolori della G-Drive Racing grazie al tempo di 3'37"795 messo a referto dal russo Roman Rusinov con la sua Morgan-Nissan. Prestazione che gli ha consentito di costruirsi un vantaggio di ben mezzo secondo nei confronti della Oreca-Nissan degli inseguitori della Murphy Prototypes. La Porsche ha avuto il suo riscatto invece nella classe GTE-Pro, con la 911 RSR del trio Holzer/Makowiecki/Lietz che nel pomeriggio ha girato in 3'57"260, precedendo la sorprendere Ferrari 458 della 8 Star Motorsport, che pur essendo del raggruppamento Am ha stampato il secondo tempo assoluto della GTE, con Paolo Ruberti che ha saputo fare meglio dei piloti ufficiali Bruni/Vilander/Fisichella, più lenti di pochi millesimi dopo aver svettato in mattinata. Infine, c'era curiosità di capire dove si sarebbe andata a piazzare l'avveniristica Nissan ZEOD RC, ovvero la vettura che è stata ammessa al "Garage 56", quello riservato alle energie alternative. A fine giornata è arrivato il 27esimo tempo, ma con prestazioni distanti di oltre 5" rispetto alle vetture più lente della classe LMP2.

FIA WEC - Test Collettivi 24 Ore di Le Mans

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