Incredibili inconvenienti capitati nella tarda serata di ieri hanno deciso il risultato della
Petit Le Mans a
Road Atlanta, ultima prova dell'
American Le Mans Series.
La vittoria assoluta è andata alla
Peugeot 908 HDi LMP1 di
Montagny-Sarrazin-Lamy davanti alla gemella di
Gene-Wurz-Davidson dopo che per tutte le prime 5 ore di gara le due vetture francesi avevano lottato con l'
Audi R15 TDI LMP1 di
Capello-McNish-Kristensen, ma questa sembrava riuscire a mantenere un vantaggio in testa, seppur lievissimo, grazie a una maggiore agilità nel traffico e a un miglior adattamento al tracciato misto-veloce americano.
Fino a oltre metà gara sembrava che dunque che la sport tedesca potesse riuscire a dare scacco ai due prototipi transalpini, anche se le due rivali viaggiavano su tempi del tutto simili e la lotta fra loro era ravvicinatissima e bellissima. Alla 6a ora, però,
Capello, in testa, ha dovuto effettuare una sosta imprevista ai box per un'incredibile inconveniente: un E-Ject del casco gli gli si era allentato, il sottocasco gli si era spostato, era andato a coprirgli quasi del tutto gli occhi e così il pilota italiano, riuscendo ormai a vedere ben poco, era dovuto rientrare ai box per lasciare il volante a
McNish. Nelle battute finali una foratura ha quindi rallentato ulteriormente la vettura di
Capello-Kristensen-McNish, che così si sono piazzati terzi a 2 giri.
Per quanto riguarda la
R15 TDI di
Treluyer-Lotterer-Fassler, questa era invece già stata messa fuori gioco nella prima parte di gara a causa di un'uscita di pista in seguito a un contatto con la
Porsche RS Spider del
CytoSport.
La
Peugeot ha così centrato per il secondo anno di seguito il successo nella
Petit Le Mans, dopo quello dello scorso anno, in una gara rocambolesca interrotta a metà della percorrenza per il diluvio. E per l'
Audi è stato un boccone amaro da mandare giù.
"
Ovviamente sono molto deluso di come sono andate le cose - ha affermato
Wolfgang Ullrich al termine della corsa -.
Eravamo in grado di controllare la corsa, per tutta la prima metà della gara siamo stati più volte in testa ed avevamo ottime chance di vincere. Sfortunatamente, quando Capello era in testa, ha accusato un incredibile problema con il sottocasco che ci è costato un pit-stop in più e ci ha fatto perdere un giro, perché oltretutto si è verificato in un momento sfavorevole della corsa nel gioco delle soste per i rifornimenti".
Un'incredibile disavventura si è consumata anche in
GT2, l'altra classe dove vi era più attesa per il risultato in quanto ben tre Case,
Porsche, BMW e Ferrari, si giocavano il titolo Costruttori.
A due giri dalla fine la
F430 di
Bruni-Vilander del
Risi Competizione, in quel momento testa con un buon vantaggio dopo aver lottato per tutta la gara nelle posizioni top, è rimasta senza benzina, cosicché è scivolata al 3° posto e ha lasciato il successo è andato a
Gavin-Collard-Magnussen con la
Corvette C6R ufficiale, davanti alla
F430 di
Sharp-Van Overbeek-Farnbacher della
Estreme Speed Motorsport.
Quarti
Auberlen-Milner-D.Werner con la
BMW M3 V8 del
BMW Rahal Letterman e quinti
Bergmeister e Long, affiancati da
Lieb sulla
Porsche 997 GT3RSR del
Flying Lizard, che si sono così aggiudicati il titolo Piloti, alla vigilia per loro già quasi scontato. Con il quarto posto, la
BMW ha invece portato a casa il titolo Costruttori, davanti alla
Porsche, staccata di 1 punto, e la
Ferrari, di 3.
Tutto scontato, invece, in LMP2, dove
Brabham e Pagenaud, affiancati da
Marino Franchitti sulla
HPD ARX-01c della
Highcroft, hanno centrato la vittoria (4° posto assoluto) e anche il titolo Piloti assoluto, visto che quest'anno ne è stato assegnato uno unico per la categoria Sport-Prototipi LMP. Il titolo Costruttori è invece andato alla
Honda davanti alla
Porsche.
ALMS - Petit Le Mans - Classifica Finale
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