Situazione piuttosto stabile a tre quarti di gara, quindi quando mancano sei ore alla bandiera a scacchi: le Audi sembrano avere la situazione decisamente sotto controllo, con la vettura numero 9 (Bernhard-Dumas-Rockenfeller) che comanda sulla vettura gemella di Fassler, Lotterer e Trelouyer con una trentina di secondi di vantaggio. La Peugeot numero 1, quella di Davidson, Gene e Wurz è sempre in terza posizione, staccata di un giro dai battistrada.
Tutto regolare anche in LMP2 con la HPD della Strakka (Leventis-Watts-Kane) ancora al comando dopo essere risalita addirittura al nono posto assoluto: i giri di vantaggio sulla Highcroft Racing (Brabham-Franchitti-Werner) sono sempre tre. Terza c'è ancora la Pescarolo-Judd della Oak Racing, staccata di otto giri dai battistrada.
Non cambia la situazione neppure nella GT1, con la Saleen della Larbre Competition (Gardel-Belville-Canal) che ora ha addirittura 10 giri di vantaggio sul suo diretto inseguitore, che è la Aston Martin di Enge, Nygaard e Kox, visto che la Corvette della Luc Alphand Aventures ha perso parecchio tempo ai box a causa di un problema tecnico.
Cambia, e molto, invece la musica nella GT2, dove la Corvette ha perso la leadership in seguito al botto con la Peugeot, e la Porsche della Felbermayr (Lieb-Lietz-Henzler), che ha due giri di margine sulla Ferrari F430 dell'AF Corse affidata ad Alesi, Fisichella e Vilander. Terzo gradino del podio virtuale per l'altra Ferrari del team Farnbacher (Farnbacher/Simonsen/Keen).
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