Dopo sei pole position consecutive, si è interrotta in
Virginia la striscia positiva della
Pickett Racing nell'
American Le Mans Series. L'impresa è riuscita a
Guy Smith, che ha regalato la partenza al palo alla
Lola-Mazda della
Dyson Racing.
Il britannico ha realizzato un 1'35"965 al quale
Klaus Graf e la sua
HPD non hanno saputo replicare, chiudendo con un gap di poco più di due decimi. Per la
HPD resta comunque la soddisfazione di aver monopolizzato le prime due posizioni della classe LMP2 grazie alla doppietta della
Level 5 Motorsports.
La pole di classe l'ha firmata l'australiano
Ryan Briscoe, che ha staccato di circa mezzo secondo
Marino Franchitti. In difficoltà l'altro contendente al titolo
Scott Sharp, che ha danneggiato la sua vettura nell'out-lap, dovendosi accontentare del quarto tempo di classe.
In classe
LMPC i due antagonisti per la corsa al titolo hanno lasciato che fossero i loro compagni a qualificare le rispettive vetture.
Dane Cameron, che è compagno di
Michael Guasch, ha regalato la pole alla
PR1/Mathiasen, battendo
Tom Kimber-Smith, che invece divide l'abitacolo con
Jonathan Bennett.
Ancora una volta però la lotta più interessante è quella che ha riguardato le vetture
GT, con
Maxime Martin che ha conquistato la seconda pole position della sua avventura americana con la
BMW Z4, precedendo di soli 135 millesimi da
Ferrari della Risi Competizione schierata per
Matteo Malucelli.
Una perdita di fluido dalla vettura dell'italiano ha innescato poi un paio di incidenti che hanno portato ad una conclusione prematura della sessione, che ha visto anche il miglior tempo di classe
GTC della
Porsche di Damien Faulkner.
ALMS - Virginia - Qualifiche
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