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24h Le Mans, Qualifiche: Toyota e Aston in odore di Hyperpole

Le TS050 precedono Rebellion e ByKolles, andando a combattere per la Pole domani. In LMP2 bene il Team Nederland, Jackie Chan e United Autosports, male Signatech Alpine. Fra le GTE svettano le Vantage, Ferrari e Porsche dietro. Eliminate le 488 di WeatherTech e Risi.

#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage AMR: Marco Sorensen, Nicki Thiim, Richard Westbrook

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Toyota e Aston Martin sono state le grandi protagoniste della sessione di Qualifica della 24h di Le Mans che ha determinato i 23 concorrenti che domani mattina si giocheranno la Hyperpole per l'88a edizione dell'evento francese.

Questa novità ha regalato emozioni sul Circuit de la Sarthe nei 45' in cui i migliori 6 delle categorie LMP1, LMP2, LMGTE Pro e LMGTE Am si sono guadagnati l'accesso alla sessione di venerdì per l'assalto alla Pole Position.

Come ampiamente previsto (soprattutto dopo le prime due Libere), le TS050 Hybrid non hanno avuto problemi a svettare a livello assoluto. Stavolta la LMP1 #7 di Kamui Kobayashi, Mike Conway e José María López è davanti alla #8 di Kazuki Nakajima, Sébastien Buemi e Brendon Hartley per 0"247 grazie al crono di 3'17"089 che abbassa ulteriormente il limite di oggi.

Terzo posto per la Rebellion R-13 #1 di Norman Nato, Gustavo Menezes e Bruno Senna, costretti a saltare le FP2 per la sostituzione del motore Gibson sulla loro monoposto; il trio si è beccato 4"5, ma peggio è andata (almeno in termini cronometrici) ai loro compagni Romain Dumas, Nathanaël Berthon e Louis Deletraz, che con la #3 concludono ad oltre 7" e preceduti anche dalla ByKolles Enso CLM P1-01 #4 di Tom Dillmann, Oliver Webb e Bruno Spengler.

Le LMP1 sono solo 5 dopo la rinuncia della Ginetta-LNT, per cui non c'è stato da soffrire per guadagnarsi il passaggio del turno, cosa che invece hanno dovuto fare tutti gli altri, partendo dalle LMP2, dove il Racing Team Nederland svetta in 3'26"648 firmato dalla Oreca 07-Gibson #29 di Nyck De Vries, Giedo Van Der Garde e Frits Van Eerd, davanti a quella della Jackie Chan DC Racing affidata a Gabriel Aubry, Ho Pin Tung e Will Stevens.

Dopo una paio di Libere di assestamento, la United Autosports piazza la zampata con il terzo posto ottenuto da Filipe Albuquerque, Paul Di Resta e Phil Hanson, a completare la tripletta Oreca con la loro #22.

Sudori freddissimi in casa G-Drive Racing quando Jean-Éric Vergne si è visto cancellare il proprio crono per aver ripetutamente oltrepassato i track limits; il francese, assieme a Roman Rusinov e Mikkel Jensen si salva terminando quarto con la Aurus 01-Gibson #26, seguiti dal secondo equipaggio della United Autosports formato da Alex Brundle, William Owen e Job Van Uitert (#32), che chiudono in Top5.

Il sesto ed ultimo posto a disposizione va invece alla High Class Racing, protagonista delle Libere 1 e poi bloccata da un problemino sul finale delle Libere 2. Anders Fjordbach, Mark Patterson e Kenta Yamashita beffano così i ragazzi della Jota Sport - Antonio Félix Da Costa, Roberto Gonzalez ed Anthony Davidson - per appena 0"117.

Fra gli altri eliminati in LMP2 c'è anche la Signatech Alpine, che sarà costretta a partire decima dopo che Nicola Lapierre nel giro buono è arrivato un po' troppo "allegramente" alla chicane "Ford", finendo lungo e rovinando il suo giro.

Fuori pure la Dallara P217 #47 della Cetilar Racing visto che Roberto Lacorte, Andrea Belicchi e Giorgio Sernagiotto non vanno oltre il 22° posto. Fanaline di coda le due Oreca della Idec Sport, costrette ai box dopo gli incidenti delle FP2.

In LMGTE-Pro è doppietta per le Aston Martin Vantage: la #95 di Richard Westbrook, Nicki Thiim e Marco Sørensen centra il primato in 3'50"872, seguita a ruota dalla #97 di Harry Tincknell, Alex Lynn e Maxime Martin.

In casa Ferrari AF Corse hanno tutti avuto un brivido lungo la schiena perché Alessandro Pier Guidi è riuscito proprio all'ultimo passaggio a piazzare terza la 488 #51 dopo che si trovava ottavo. La #71 riesce invece a chiudere quarta con Davide Rigon, Miguel Molina e Sam Bird, anche loro salvatisi per un pelo.

Le Porsche sono invece a più di un secondo, ma dentro alla lotta per la Hyperpole: stavolta la 911 RSR-19 #91 di Richard Lietz, Gimmi Bruni e Frédéric Makowiecki fa meglio della #92 di Laurens Vanthoor, Kevin Estre e Michael Christensen, ma quanto basta per eliminare le Ferrari di WeatherTech Racing/Scuderia Corsa (#63 Toni Vilander, Cooper MacNeil e Jeff Segal) e Risi Competizione (#82 Sébastien Bourdais, Jules Gounon e Olivier Pla).

Anche in Classe LMGTE-Am c'è al comando una Aston Martin: precisamente si tratta della Vantage #98 di Augusto Farfus, Paul Dalla Lana e Ross Gunn, che stacca il 3'52"778 che le consente di battere la #90 di TF Sport con sopra Salih Yoluc, Jonathan Adam e Charles Eastwood per poco più di un decimo.

Vicinissima ai primi due pure la Porsche #86 della Gulf Racing condotta da Benjamin Barker, Michael Wainwright ed Andrew Watson, i quali precedono Come Ledogar, Oswaldo Negri e Francesco Piovanetti impegnati con la Ferrari 488 #61 griffata Luzich Racing e le due Porsche di Dempsey-Proton Racing (#77 Matt Campbell, Christian Ried, Riccardo Pera) e Team Project 1 (#56 Matteo Cairoli, Egidio Perfetti, Larry Ten Voorde).

Fuori per un soffio la Ferrari di AF Corse del trio Nicklas Nielsen-François Perrodo-Emmanuel Collard, così come l'altra Porsche della Dempsey-Proton Racing (#99 Julien Andlauer, Lucas Légeret, Vutthikorn Inthraphuvasak).

24 di LE MANS: Qualifiche

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