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24h Le Mans, 3a Ora: Toyota già in fuga, che lotta in LMGTE Pro!

Le TS050 Hybrid dettano legge, Buemi fora ma senza grossi guai. Rebellion a mezza pista di ritardo, ByKolles in Top5. Grande Allen in LMP2, Aston Martin e Ferrari combattono strenuamente.

#7 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez, davanti a tutti alla partenza

Adrenal Media

Sono passate le prime tre ore della 24h di Le Mans e le Toyota sono già ampiamente in fuga. E' decisamente una lotta senza pari per le TS050 Hybrid, che hanno solo avuto due grattacapi in questa prima parte di gara.

La prima al via, quando Bruno Senna ha soffiato la seconda posizione di forza a Sébastien Buemi, che però già dopo il primo pit-stop ha riportato la sua #8 in piazza d'onore, inseguendo il leader e compagno di squadra Mike Conway.

La seconda si è verificata al 50' della corsa, con una lenta foratura accusata proprio dallo svizzero, il quale è riuscito a rientrare senza troppi patemi ai box per sostituire la Michelin danneggiata e riprendere comodamente la sua gara.

Mentre le due Toyota continuano ad alternarsi al comando (Conway e Kamui Kobayashi hanno lasciato passare un paio di volte Buemi essendo su strategie differenti per via del sopracitato problema avuto dal rossocrociato), le Rebellion al momento hanno già più di mezza pista di ritardo, con Senna e Gustavo Menezes terzi a bordo della R13 #1, e i loro compagni Nathanael Berthon e Romain Dumas in quarta piazza con la #3.

Top5 in LMP1 anche per la ByKolles #4 sulla quale per il momento si sono alternati Tom Dillmann ed Oliver Webb, ma la Enso CLM P1/01 sta facendo gara per conto suo non potendo assolutamente tenere il passo delle quattro rivali di categoria.

In LMP2 il primo colpo di scena si è verificato già dopo il primo giro, quando André Negrao è dovuto tornare ai box della Signatech-Alpine con la A470-Gibson #36 in panne, per poi tornare in azione dopo una decina di minuti, ma prendendosi anche un Drive Through per aver tagliato la linea bianca in ingresso di corsia box.

Le due Oreca della United Autosports condotte da Filipe Albuquerque ed Alex Brundle hanno immediatamente preso il comando delle operazioni, sfruttando anche il problema alla pompa dell'acqua che ha rallentato Giedo Van Der Garde dopo 23'; l'olandese ha fatto rientro ai box del Team Nederland per le riparazioni sulla Oreca #29, scivolando nelle retrovie.

Chi invece ha fatto letteralmente saltare sulla seggiola tutti è stato il sorprendente James Allen: partito ai margini della Top10 di categoria, il 24enne della SO24-Has By Graff ha rimontato con un ritmo furibondo fino a salire in prima posizione, cedendo poi il volante al compagno di squadra Vincent Capillaire.

Dietro di loro c'è la Jota Sport, con Antonio Felix Da Costa che ha ereditato il volante della sua Oreca 07-Gibson #38 dall'ottimo Anthony Davidson (bravo anche lui a risalire la china), lottando sul filo dei decimi con la 07 #32 della United Autosports di Brundle e Job Van Uitert.

I loro compagni di squadra - Phil Hanson e Albuquerque - sono invece scesi al quarto posto, davanti alla Aurus della G-Drive Racing condotta da Jean-Eric Vergne e Roman Rusinov, che completano la Top10 assoluta.

Problemi invece per Nobuya Yamanaka alla curva 2: il giapponese della Eurasia Motorsport si è girato rimanendo bloccato nella ghiaia al 40' provocando una Slow Zone.

Le emozioni più grandi le stiamo vivendo invece in LMGTE Pro grazie ad una grandissima lotta fra Aston Martin e Ferrari: James Calado al via ha superato la Porsche del poleman Gimmi Bruni, che pian piano ha perso terreno, mentre l'inglese della AF Corse ha dato il via ad una bagarre stupenda con i compagni di squadra Davide Rigon e Miguel Molina, e con le Vantage di Alex Lynn-Maxime Martin, e Nicky Thiim-Marco Sorensen.

La Aston #97 di Lynn-Martin è ora prima con 8" sulla 488 di Calado-Alessandro Pier Guidi, seguita a ruota dalla #71 di Rigon-Molina-Sam Bird e dai colleghi Thiim-Sorensen, incalzati dalla Porsche #92 di Kevin Estre-Michael Christensen.

Le Ferrari di Risi Competizione e WeatherTech Racing/Scuderia Corsa sono sesta e settima, con dietro la Porsche #91 di Bruni-Richard Lietz.

In LMGTE Am la Aston Martin di TF Sport con sopra Salih Yoluc è salita davanti alla Porsche #56 del Team Project 1 (Matteo Cairoli-Larry Ten Voorde) e alla Aston Martin #98 (Paul Dalla Lana-Ross Gunn), con dietro le Ferrari di Hub Auto Racing (#72), AF Corse (#83), Iron Lynx (#75) e Spirit Of Race (#55).

Disastro per la Dempsey Proton Racing, quando il povero Thomas Preining è finito contro le barriere della seconda curva con la 911 #88 per evitare la Ferrari #61 di Oswaldo Negri, andato in testacoda malamente in frenata; gara finita per Preining e 488 della Luzich Racing che è passata nelle mani di Come Ledogar, ora intento a rimontare.

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