24h di Le Mans, Q2: le Toyota ipotecano la prima fila, Kobayashi precede Nakajima
Le Toyota TS050 Hybrid monopolizzano le prime due posizioni in classifica dei tempi con Kobayashi più lento della pole del 2018 di un solo decimo. In GTE Pro pole provvisoria per la Porsche grazie a Christensen, mentre in GTE Am Cairoli si conferma in vetta.
#7 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Mike Conway, Kamui Kobayashi, Jose Maria Lopez
Rainier Ehrhardt
Il secondo turno di qualifiche, andato in scena sul tracciato di Le Mans, ha visto le Toyota TS050 Hybrid ipotecare l’intera prima fila ristabilendo così le gerarchie dopo la controversa giornata di ieri.
Kamui Kobayashi è riuscito a portare la vettura #7 in cima alla classifica dei tempi grazie al crono di 3’15”497 ottenuto nella fase iniziale del turno, e distante un solo decimo dalla pole dello scorso anno, mentre la gemella #8, condotta da Nakajima, è riuscita ad ottenere il secondo riferimento pagando tuttavia un gap di 411 millesimi dalla vetta.
Decisamente distanti, e non potrebbe essere altrimenti, le vetture della classe LMP1 non ibride. La prima delle inseguitrici è l’auto del team SMP Racing affidata Mikhail Aleshin, in ritardo di 1’’5 dalla vetta, mentre il quarto crono è stato conquistato dall’unica Rebellion superstite, la #4 di Jani, Lotterer e Senna.
Proprio la Rebellion #3 ha causato l’unica lunga interruzione di giornata. Dopo mezz’ora dall’inizio del turno, quando al volante si trovava Thomas Laurent, la vettura ha accusato un cedimento al motore perdendo liquidi nel tratto tra la seconda chicane ed il rettilineo di Mulsanne.
La direzione gara ha imposto la sospensione della sessione con bandiera rossa per consentire ai commissari di mettere in sicurezza il tracciato.
Dopo oltre 40’ di pausa, le operazioni sono riprese, ma la situazione al comando non è cambiata e per Toyota è ormai vicina la conquista dell’intera prima fila di partenza dell’edizione 2019 della 24 Ore di Le Mans.
Nella classe LMP2, Pastor Maldonado ha consentito alla vettura del DragonSpeed di mantenere il comando della classifica grazie al crono di 3’26’’490 ottenuto, anche in questo caso all’inizio del turno. Il distacco di Stephane Richelmi, al volante della Oreca del Jackie Chan DC Racing, è stato comunque minimo e limitato in soli 3 decimi.
Giornata sfortunata per l’Oreca del Signatech Alpine. La vettura, infatti, ha trascorso buona parte del turno ferma ai box per un problema di natura elettrica, ma ha comunque mantenuto il terzo tempo di classe grazie al crono fatto segnare nella giornata di ieri da Nicolas Lapierre.
Intensa la lotta in GTE Pro. A svettare nei minuti conclusivi della sessione è stato Michael Christensen al volante della Porsche 911 RSR #92 grazie al crono di 3’49’’388, ma sempre negli istanti finali del turno si è assistito alla zampata di Garcia che ha portato la Corvette al secondo tempo di classe per appena 36 millesimi di ritardo dalla vettura tedesca.
Christensen ha rischiato di non poter scendere in pista quando, poco prima, Laurens Vanthoor, al volante della Porsche #92, ha rischiato di entrare in contatto con una LMP2 finendo lungo in frenata ma evitando fortunatamente il contatto.
La Ford GT di Tincknell è retrocessa in terza posizione nella classifica dei tempi con il crono di 3'49.530 ed ha preceduto le Porsche #93 e #91. Bruni, al volante della 911 #91, è stato l’ultimo pilota di classe ad abbattere il muro dei tre minuti e cinquanta.
In difficoltà le Ferrari 488 GT3 Evo. La vettura affidata a Rigon, Molina e Bird ha completato la top ten in GTE Pro accusando però un secondo di ritardo dalla Porsche di Christensen, mentre decisamente da dimenticare è stato il giovedì pomeriggio delle BMW M8 del team MTEK che hanno chiuso con il quattordicesimo e sedicesimo crono.
In GTE Am doppietta Porsche con Matteo Cairoli che si è confermato al vertice al volante della 911 RSR con il tempo di 3’52’’454 davanti alla vettura gemella dell’equipaggio composto da Lindsey, Bergmeister e Perfetti, mentre Giancarlo Fisichella è riuscito a migliorare il crono del mercoledì riuscendo a portare la Ferrari dello Spirit of Race in terza posizione con il tempo di 3'52.826.
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