La terza ora della
24 Ore di Le Mans 2014 è filata via praticamente tutta alle spalle della
safety car, che è dovuta intervenire nuovamente a causa di un violento acquazzone che bagnava pesantemente una parte della pista, lasciandone praticamente asciutta un'altra. Condizioni che per esempio hanno portato al clamoroso incidente tra
Karun Chandhok della
Murphy Prototypes e
Michael Munemann della
Greaves Motorsport (poi costretta al ritiro) in classe
LMP2.
In questo frangente la
Porsche è stata la più lesta nell'azzeccare la strategia: sulla
919 Hybrid numero 20, infatti, sono state montate le gomme rain nel cambio avvenuto prima dell'incidente di
Marco Bonanomi e Nicolas Lapierre, quando ormai le altre
LMP1 erano già ripartite con le slick. Questo gli ha consentito di non doversi rifermare quando ha ricominciato a piovere, come invece inevitabile per tutti gli altri.
In questo modo prima è stato
Timo Bernhard a ritrovarsi al comando, ma poi la situazione si è riproposta anche quando il tedesco ha ceduto il volante a
Brendon Hartley, ripassando sulle slick, perché
Toyota ed Audi sono state costrette a fermarsi per la quarta sosta con una decina di giri d'anticipo. Allo scadere delle quarta ora, quindi il neozelandese comandava con una decina di secondi sulla
TS040 Hybrid di Stephane Sarrazin (numero 7) e circa una quarantina sulla
R18 e-tron quattro di Benoit Treluyer (numero 2).
Simile la situazione anche nella classe
GTE-Pro, nella quale le due
Porsche della Manthey si sono avvantaggiate facendo un pit stop in meno. Questo però non gli è bastato per mantenere la leadership, perché quando la pista ha ricominciato ad asciugarsi dietro di loro è arrivata come un fulmine la
Corvette di Gavin/Milner/Westbrook, che poi si è portata al comando della classifica. Più attardata invece la
Ferrari 458 di Bruni/Fisichella/Vilander, che di contro invece non è riuscita ad azzeccare la strategia giusta.
Per quanto riguarda la
LMP2, allo scadere dell'ora al comando delle operazioni c'era la
Alpine con
Paul Loup-Chatin, ma è anche vero che la vettura della compagine francese doveva effettuare il pit stop a momento, quindi il leader naturale sarebbe la
Oreca-Judd della
Race Performance con
Michael Frey. Nella
GTE-Am invece la vetta della classifica è dell'
Aston Martin di Dalla Lana/Lamy/Nygaard.
FIA WEC - 24 Ore di Le Mans - Classifica dopo 4 ore
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