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Le Mans nel segno Audi: Kristensen alla nona!

La Toyota conclude seconda nello stesso giro. Successo della Porsche in GT

Audi doveva essere, ed Audi è stato. Alla 24 Ore di Le Mans si chiude l'era dei mostri con il successo della R18 e-tron Quattro di Tom Kristensen, Allan McNish e Loic Duval. La 90. edizione della corsa più prestigiosa del mondo è stata firmata dalla 12esima vittoria su quindici partecipazione della Casa dei quattro anelli. Tom Kristensen coglie il nono alloro in questa gara: il danese celebra questa affermazione che lo pone nella storia dell'automobilismo con una lacrima. DEDICATO A SIMONSEN Tom ha voluto dedicare il suo trionfo ad Allan Simonsen, il connazionale che è morto ieri nelle prime battute della corsa con l'Aston Martin. Gioia, commozione e tanto dolore. Il pilota scomparso è stato correttamente commemorato sul podio prima della premiazione da Jacky Ickx e David Richards, team principal del team colpito dal lutto. LE SAFETY HANNO AIUTATO LE R18 L'Audi quest'anno non ha avuto vita facile, anche se il predominio di Tom Kristensen con Alla McNish (alla terza vittoria) e Loic Duval (al primo successo) non è mai stato messo in dubbio fin dalla partenza. Il continuo variare delle condizioni climatiche con frequenti scrosci di pioggia hanno reso insidioso l'asfalto, costringendo la direzione gara a usare ed abusare delle safety car. Le frequenti neutralizzazioni della corsa hanno favorito le R18 che hanno potuto allungare i loro stint, pur sapendo che le Toyota potevano fare più strada per la maggior capienza del serbatoio concessa ai giapponesi dalla FIA. TOYOTA BATTUTA CON ONORE Diesel batte benzina, ma la TS030 Hybrid ha avuto il merito di chiudere la gara nello stesso giro dei vincitori: la squadra diretta da Pascal Vasselon, alla presenza dei vertici della Casa giapponese, ha saputo reggere il passo dei panzer tedeschi. Sebastien Buemi, Anthony Davidson e Stephane Sarrazin pagavano rispetto alle vetture di Ingolstadt nei tempi sul giro, ma hanno avuto il merito di crederci fino alla fine infilando una biposto bianco-blù fra le regine argento e rosso con Marc Gené, Lucas Di Grassi e Oliver Jarvis costretti al terzo posto. LA 24 ORE PIU' DIFFICILE PER ULRICH Wolfgang Ulrich, grande capo di Audi Sport, può gongolare per l'ennesimo successo della sua gestione, anche se va rilevato che in più di una occasione le R18 e-tron Quattro facevano un denso fumo nero dagli scarichi, in pieno contrasto con il regolamento che lo vieta. Segnali di fumo di una superiorità organizzativa, oltre che tecnica, in attesa che l'anno prossimo arrivi la Porsche con la sua LMP1 a vivacizzare una sfida che avrà anche il gusto del derby. La corsa nella classe regine è vissuta fra queste tre vetture, tutte le altre sono servite a fare da cornice. "Dal punto di vista strategico - ammette Ulrich - è stata l'edizione più difficile: il continuo variare del meteo ci ha costretto a rivedere la tattica in continuazione. E' stata anche una sfida di nervi e per questo è maggiore il gusto della vittoria". DOPPIETTA OAK IN LPM2 In LMP2 meritata l'affermazione dell'Oak Racing che ha centrato una splendida doppietta con le Morgan-Nissan: va segnalato che l'equipaggio di rincalzo, quello di Baguette-Gonzalez-Plowman, ha avuto la meglio su quello di punta formato da Pla-Brundle-Heinemeir Hansson. Hanno fatto il vuoto, nonostante un testacoda da brivido di Baguette a poco più di un'ora dalla fine, quando un violento scroscio d'acqua ha reso impossibile girare con le slick sul bagnato. Il transalpino non ha perso la calma e ha saputo gestire il vantaggio portando la macchina ai box che, dopo una breve riparazione, è ripartita mentre c'era l'ennesima safety car. Podio per la Greaves Motorsport con la Zytek Z11SN - Nissan con Ordonez-Krumm-Mardenbourough che ha preceduto la Oreca 03-Nissan della Pecom Racing gestita dalla AF Corse per Perez Companc-Kaffer-Minassian. CAPOLAVORO PORSCHE IN LM GTPRO Nella classe LM GTPRO c'è stato il capolavoro di Richard Lietz che ha relagato il successo alla Porsche 991 GTR RSR del team Manthey: mentre era in battaglia con la Aston Martin Vantage 8 di Dumbrek, Lietz ha avuto i coraggio di restare in pista con le slick nel pieno di una sorta di nubifragio, mentre tuttu gli altri sono rientrati ai box. Ha preso un azzardo che ha pagato: la nuova 911 si è trovata un giro di vantaggio da gestire quando le condizioni sono migliorate. E alla fine il team Manthey ha messo insieme una insperata doppietta con Bergmeister-Pilet-Bernhard. LA TRAGEDIA ASTON MARTIN Solo terza l'Aston Martin di Dumbreck-Mucke-Turner: la squadra diretta da David Richards è stata scossa dalla tragedia che l'ha privata di Allan Simonsen, perito ieri nelle prima battute della corsa quando è iniziato a piovere e il pilota danese ha perso il controllo della sua Vantage V8 mentre ancora con le gomme slick. La famiglia di Allan aveva chiesto di proseguire la corsa per dedicare il successo a Simonsen, ma la squadra inglese ha fallito l'obiettivo: avrebbe fatto meglio a fermarsi per lutto. FERRARI COMPRIMARIA La migliore Ferrari 458, quella dell'AF Corse affidata a Vilander-Kobayashi-Beretta, si è accontentata del quinto posto arrivando anche alle spalle della migliore Corvette. Mai in lizza l'quipaggio di punta Bruni-Fisichella-Malucelli, mentre nella classe PROAM la Rossa dell'AF Corse di Perazzini, Casè e O'Yuong si è classificata seconda dietro alla Porsche 911 GT3 di Vernay, Bourret e Narac, precedendo l'analoga 458 di Cioci, Griffin e Gerber.

24 Ore di Le Mans - Classifica finale

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