La
Toyota festeggia la pole position alla 24 Ore di Le Mans: la
TS 040 - Hybrid #7 condotta da
Kazuki Nakajima, Alex Wurz e Stephane Sarrazin ha ottenuto la partenza al palo con il pilota giapponese autore di una prestazione sensazionale nell'ultima e decisiva sessione di qualifica. Il tempo di 3'21"789 evidenzia il livello di competitività della Casa nipponica che è arrivata alla maratona della Sarthe dopo le prime due vittorie nel campionato WEC.
La biposto capace di quasi mille cavalli (nel combinato disposto fra il propulsore benzina turbo e i motori ibridi) si è messa alle spalle la
Porsche 919 Hybrid #14 di Dumas-Jani-Lieb distanziata di appena 0"357 su un tracciato di oltre 13 km: si preannuncia una sfida avvincente con la seconda
Toyota TS 040 - Hybrid #8 di Davidson-Buemi-Lapierre che precede l'altra Porsche 919 Hybrid #20 di Webber-Hartley-Bernhhard. Queste quattro vetture a benzina sono racchiuse in un secondo, mentre le
Audi R18 e-tron quattro con il propulsore diesel soffrono di più, pagando con la #03, quella guidata dai giovani, Bonanomi-Albuquerque-Jarvis, un gap di quasi un secondo e mezzo.
Le altre due vetture della Casa di Ingolstadt sono molto più staccate: quella di
Lotterer-Fassler-Treluyer #2 è a due secondi e mezzo, mentre la #1 di
Kristensen-Di Grassi-Genè è attardata di oltre quattro secondi dopo che questa vettura è rimasta coinvolta in ben due incidenti (la macchina è stata completamente ricostruita dopo il terribile crash di
Loic Duval che è stato sostituito dallo spagnolo). Le LMP1 dei quattro anelli pagano una grande differenza di velocità dalle biposto a benzina dovendo risparmiare più gasolio avendo un serbatoio più piccolo e i piloti sono costretti a guidare in rilascio nei cento metri che precedono le staccate.
La
Rebellion R-One Toyota è arrivata a 3'29"763, vale a dire a quattro secondi dalle Audi, dopo le concessioni regolamentari che sono state fatte dall'ACO nell'ultima settimana, ma restano comunque a otto secondi dalla pole.
In LMP2 si conferma la superiorità della
Ligier JS P2: la #46 della Thiriet by TDS Racing con Gommendy-Thiriet-Badey è decima assoluta con il tempo di 3'37"609 davanti alla
Zytek Z11SN-Nissan e all'altra
Ligier JS-HPD della Oak Racing che ha preceduto la
Morgan-Nissan #26.
In
Gran Turismo dominio della Ferrari che ha dettato legge sia in classe GTE PRO che AM: la 458 dell'AF Corse di
Bruni-Vilander-Fisichella ha colto un eccellente 3'53"700 lasciando la concorrenza a oltre un secondo, con la
Chvrolet Corvette C7.R #73 davanti all'
Aston Martin Vantage V8 #97.
Come avevamo accennato anche in
classe AM c'è la supremazia di Maranello con la
458 #81 guidata al meglio da
Michele Rugolo. Da segnalare che
James Calado nel botto della seconda sessione di quaifica non ha riportato danni fisici, ma l'AF Corse ha deciso di sostiturlo precauzionalemnte con
Pierre Kaffer: la vettura molto incidentata sarà riparata con i pezzi di ricambio che arriveranno dall'Italia.
Interessante la 27esima posizione della discussa e discutibile
Nissan Zeod RC che si impegnerà a completare almeno un giro della pista di Le Mans in gara con la sola propulsione elettrica: Ordonez-Motoyama-Reip sono sicuri di poter migliorare ancora le loro prestazioni con un vettura sperimentale tutta fa scoprire...
FIA WEC - 24 Ore di Le Mans - Qualifica 3
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