La seconda sessione di prove ufficiali della
24 Ore di Le Mans ha regalato un cambio della guardia in vetta alla classifica. A sorpresa, infatti, si è portata davanti a tutti la
Audi R18 Ultra di Gene/Dumas/Duval, con quest'ultimo che ha sfoderato un gran giro in 3'24"078, balzando davanti alle due
R18 e-tron quattro, che pagano entrambe un distacco di circa un secondo.
Rimane in quarta posizione la prima delle
Toyota, che però non è più la numero 7 come ieri, ma è la
TS030 Hybrid dell'equipaggio
Buemi/Davidson/Sarrazin che ha ridotto il suo distacco dalla pole position ad appena un paio di secondi. Si avvicina comunque anche la vettura gemella, che però rimane sempre nella scia dell'altra
Audi R18 Ultra, quella dell'equipaggio
Bonanomi/Jarvis/Rockenfeller.
Il 13esimo tempo assoluto vale alla
Morgan-Judd della
OAK Racing la pole provvisoria della classe
LMP2, con
Olivier Pla che proprio sotto alla bandiera a scacchi è stato il primo a scendere sotto al muro del 3'39" in 3'38"598. In questa classe bisogna anche registrare l'incidente della
Oreca-Nissan della Jota, che ha sbattuto nella chicane che immette sul traguardo.
Perde terreno invece la
Nissan DeltaWing, scivolata al 29esimo posto, con una sola
LMP2 alle sue spalle. L'obiettivo di arrivare a girare al di sotto dei 3'40" pare ancora lontano, perchè per ora
Franchitti/Krumm/Motoyama sono fermi a 3'48"142.
Tra le vetture
GT è arrivato l'acuto della
Ferrari 458 della Luxury Racing affidata a
Farnbacher/Melo/Makowiecki, che con il suo 3'55"393 ha tenuto ad una distanza di circa mezzo secondo l'
Aston Martin Vantage V8 ufficiale. Ancora ai box invece la
Ferrari di Bruni/Fisichella/Vilander, sulla quale i meccanici della
AF Corse stanno ancora lavorando dopo l'incidente avvenuto nelle libere di ieri.
Sorride alla
Ferrari anche la
classe GTE-Am ed è sempre una vettura del
Luxury Racing a svettare. Con il quinto tempo assoluto tra le
GT, Ehret/Montecalvo/Jeannette hanno messo tutti in fila.
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