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Le Mans, Libere: Duval guida la tripletta Audi

La sessione è stata interrotta in anticipo a causa del brutto botto della Ferrari di Tracy Krohn

Dopo essere stato il più veloce nei test di due settimane fa, Loic Duval e l'Audi R18 e-tron quattro numero 2 si sono confermate al vertice anche nella turno di quattro ore di prove libere che ha aperto il weekend della 24 Ore di Le Mans. Una sessione che in realtà è durata decisamente meno, a causa del brutto incidente di cui si è reso protagonista Tracy Krohn alla Chicane Dunlop, quando mancava circa mezzora alla bandiera a scacchi. L'americano è uscito sulle sue gambe dalla sua Ferrari di classe GTE-Am, ma ha provocato un danno molto importante sia alla vettura che alle barriere di protezione, che ha costretto la direzione gara ad esporre la bandiera rossa e ad interrompere definitivamente le ostilità fino alle qualifiche di questa sera. Krohn poi comunque è stato portato anche presso il centro medico dell'autodromo, ma semplicemente per un controllo di routine. In precedenza però c'era stata anche un'altra bandiera rossa, provocata dall'incidente della Zytek-Nissan della Greaves Motorsport, avvenuto sulla seconda chicane del rettilineo di Mulsanne quando alla guida c'era Eric Lux. Anche in questo caso la vettura ne è uscita vistosamente danneggiata, ma fortunatamente il pilota non sembra avere particolari problemi. Si è assistito poi a numerosi testacoda ed uscite di pista (la maggior parte alla chicane Ford), ma tutte abbastanza innocue. Tornando alla classifica, va detto che i tempi sono ancora piuttosto alti, in quanto si è vista anche cadere qualche goccia di pioggia durante il turno. Duval si è infatti fermato a 3'25"514, mettendo comunque la vettura che divide con Allan McNish e Tom Kristensen davanti a quella dei vincitori delle ultime due edizioni, ovvero Fassler/Lotterer/Treluyer, che hanno chiuso distanziati di sei decimi. Più staccata la terza R18. Quarto e quinto tempo invece delle due Toyota, che però si sono viste rifilare rispettivamente quattro e cinque secondi, mentre la prima delle LMP1 non dotate di un sistema ibrido, ovvero la Lola-Toyota della Rebellion, ne paga addirittura quasi 7" con l'equipaggio Heidfeld/Jani/Prost, che nei primi minuti aveva avuto anche un contatto con la Morgan-Nissan LMP2 di Heinemeier Hansson. La Morgan-Nissan della OAK Racing ha dettato il ritmo in classe LMP2 grazie al tempo messo a referto da Bertrand Baguette, che in 3'42"813 ha distanziato di sette decimi la Oreca-Nissan della TDS. La classe GTE-Pro invece ha visto un costante cambio della guardia in vetta alla classifica, ma alla fine a svettare è stata la Porsche con Richard Lietz, precedendo di poco più di due decimi la Ferrari di Kamui Kobayashi. Nella GTE-Am, infine, Aston Martin in vetta con Christoffer Nygaard, Kristian Poulsen ed Allan Simonsen.

24 Ore di Le Mans - Prove Libere

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