Le prime dieci ore di gara sono andate e in un certo senso il pronostico per la
24 Ore di Le Mans 2013 è stato rispettato: davanti a tutti, infatti, c'è una
Audi, ma ad inseguirla ci sono ben due
Toyota, con le altre due
R18 e-tron quattro che invece hanno avuto problemi di vario genere ed hanno perso parecchie posizioni.
A comandare le operazioni c'è la vettura numero 2 di
Tom Kristensen, Allan McNish e Loic Duval e probabilmente, se non fosse intervenuta la safety car per l'incidente della
Ferrari di Tracy Krohn alla Virage Porsche, il veterano danese avrebbe doppiato anche prima le due
TS030 Hybrid, che rimangono attardate nonostante stiano continuando ad effettuare meno pit stop.
Ora in seconda posizione c'è quella di
Davidson/Buemi/Sarrazin, che ha circa 40" di margine sulla vettura gemella di
Wurz/Lapierre/Nakajima, che a sua volta precede l'
Audi numero 3 (Gené/Jarvis/di Grassi), che piano piano sta limando il distacco accumulato con i problemi pagati a cavallo tra la settima e l'ottava ora e si ritrova a solo un giro dal podio.
L'ultima
R18, quella di
Fassler/Lotterer/Treluyer è invece risalita fino alla 15esima posizione, rimanendo comunque distanziata di 11 giri dalla vetta. La settima piazza della
Strakka però sembra alla sua portata, visto che è soli 4 giri davanti. Più difficile invece sperare di andare a riprendere le due
Lola-Toyota della Rebellion, che viaggiano rispettivamente distaccate di 4 e 6 giri da
Kristensen, con quella di
Andrea Belicchi a fare l'andatura tra le
LMP1 senza sistema ibrido.
Tiratissima la lotta nella classe
LMP2, anche se sono soprattutto le due
Morgan-Nissan della OAK Racing ad animarla. Nonostante il tempo perso dietro al semaforo rosso ai box in occasione della safety car, al comando c'è sempre quella di
Mardenborough/Gonzalez/Plowman, anche se uno strepitoso quadruplo stint ha permesso ad
Olivier Pla di riportare la vettura gemella a poco meno di mezzo minuto.
Nella
GTE-Pro un testacoda della
Porsche della Manthey aveva permesso alle
Aston Martin di andare a monolizzare le prime due posizioni. L'equipaggio
Lieb/Lietz/Dumas però non si è perso d'animo e prima ha superato la
V8 Vantage di Dumbreck/Mucke/Turner, favorito anche da un errore di quest'ultimo ad
Arnage, e poi si è messo in caccia di
Bell/Makowiecki/Senna, che però li precedono ancora di quasi 1'30".
La grande sorpresa arriva però dalla
GTE-Am, nella quale si è portata al comando la
Porsche della Dempsey-Del Piero Motorsport, proprio quando al volante c'era il famoso attore. La sua risalita però è stata favorita anche dall'uscita di pista di
Gianluca Roda che ha fatto scivolare al quinto posto la
Proton Competition.
24 Ore di Le Mans - Classifica dopo 10 ore
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