Dopo una nottata abbastanza tranquilla, le prime luci del giorno hanno decisamente ravvivato l'edizione 2011 della
24 Ore di Le Mans. Basta pensare che quando mancano circa 6 ore alla bandiera a scacchi, ci sono appena circa 15" a separare l'
Audi R18 TDI dei battistrada dalla prima delle
Peugeot 908 HDI ufficiali. Un distacco praticamente inesistente dopo oltre 18 ore di gara!
A girare le cose a favore delle vetture della Casa del Leone è stato un nuovo ingresso della
safety car, avvenuto nel corso della 17esima ora e dovuto ad un brutto incidente che ha avuto per protagonista
Jan Magnussen. Il pilota della
Corvette, che insieme a
Oliver Gavin e Richard Westbrook comandava la classifica della
GTE-Pro, è finito in testacoda nei pressi della Virage Porsche ed è finito addosso alla
Porsche della Proton Competition.
L'intervento della safety car è stato inevitabile perchè i commissari non riuscivano ad estrarre il pilota di quest'ultima, che era stata colpita proprio dal lato di guida. Fortunatamente però anche in questo caso non ci sono state conseguenze di tipo fisico, ma solamente un grande spavento.
Come detto, ad approfittare di questa situazione sono state le
Peugeot, che hanno potuto sfruttare la sosta extra a cui è stata obbligata l'
Audi per rifarsi sotto. Anzi, posticipando il loro pit-stop,
Marc Gene, Alex Wurz ed Anthony Davidson avevano portato al comando la loro
908 HDI.
Una volta che anche loro si sono fermati, però, l'equipaggio
Treluyer/Fassler/Lotterer ha ripreso il comando, con il francese che ha ripreso a martellare su tempi importante per provare a costruirsi un margine sulla
Peugeot di Pagenaud/Bourdeais/Lamy, anche perchè ormai è chiaro che la R18 ha bisogno di qualche sosta in più (al momento il conto è 23 a 20).
Da segnalare poi lo stop and go che è stato inflitto alla
Peugeot "francese", cioè quella di
Sarrazin/Montagny/Minassian: per loro c'è stato uno stop forzato di un minuto a causa di un'infrazione commessa nelle fasi di pit stop, che li ha fatto precipitare al quarto posto a 2 giri.
Dietro di loro è risalita al quinto posto l'altra
Peugeot della Oreca (Panis/Duval/Lapierre), che dopo l'incidente avvenuto intorno alle 2 ha dovuto sudare sette camicie per riportarsi davanti alla
Pescarolo-Judd di Jousse/Collard/Tinseau, ora sesta e sempre prima tra le LMP1 a benzina.
Tra le
LMP2 continua a comandare invece la
Zytek-Nissan della Greaves Competition, che con
Ojjeh, Kimber-Smith e Lombard è riuscita a mettere la bellezza di 4 giri tra sé e gli inseguitori. L'incidente di
Magnussen ha invece regalato su un piatto d'argento la leadership della
GTE-Pro alla
Ferrari 458 dell'AF Corse. Ora
Giancarlo Fisichella, Gianmaria Bruni e Toni Vilander comandano con un giro di vantaggio sull'altra
Corvette ufficiale (Beretta/Milner/Garcia).
Battaglia interna in casa
Larbre Competition, infine, nella
GTE-Am. Al momento la sta spuntando la
Corvette (Bornhauser/Canal/Gardel), che ha un giro di vantaggio sulla "sorella" della
Porsche (Bourret/Gibon/Belloc). Più staccati invece tutti gli altri.
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