L'ultimo stint di gara sembra aver sorriso decisamente a
Benoit Treluyer: Allan McNish ha provato a ritardare il più possibile la sua 28esima sosta ai box nel tentativo di avvicinare la sua
R18 Audi e-tron quattro #2 alla #1 che il francese divide con
Andre Lotterer e Marcel Fassler.
A quanto pare però, in questo modo, l'equipaggio dei veterani sembra aver fatto il gioco dei compagni-rivali, che hanno invece avuto modo di allungare: dopo 328 giri, infatti,
Treluyer conduce con un vantaggio di 12"3 nei confronti di
McNish. Conoscendo il pilota scozzese, c'è comunque da scommettere che non si arrenderà con ancora oltre tre ore di gara da affrontare.
Dietro di loro non pare avere più problemi l'
Audi R18 Ultra numero 4 di Bonanomi/Jarvis/Rockenfeller, troppo lontana dal tandem di testa per impensierirlo, ma a sua volta dotata dell'importante margine di cinque giri sulla gemella numero 3 (Dumas/Duval/Genè).
Praticamente tutto invariato nelle altre classi, con la
HPD della Starworks Motorsports (Potolicchio/Dalziel/Kimber-Smith) che gestisce la sua leadership in
LMP2 con un giro di vantaggio. Per il secondo gradino del podio di classe invece è battaglia aperta, con la
Oreca-Nissan della
Pecom Racing (Kaffer/Ayari/Perez-Companc), che ha appena approfittato del pit stop dell'identica vettura della
Thiriet by TDS (Thiriet/Beche/Tinseau) per riguadagnare una posizione.
Tutto identico anche in
GTE-Pro, con
Gianmaria Bruni che si sta occupando di amministrare il vantaggio della
Ferrari #51 dell'AF Corse sull'altra
458 della Luxury Racing (Makowiecki/Melo/Farnbacher). Più lontana invece la
Aston Martin.
Giochi completamente riaperti invece in classe
GTE-Am, nella quale la
Porsche della IMSA Performance (Pons/Narac/Armindo) si è riportata ad appena 4" dalla
Corvette di Canal/Lamy/Bornhauser, che ora inizierà sicuramente a sentire la pressione, anche perchè Armindo si sta rifacendo
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