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2 secondi tra le prime due Audi dopo 20 ore di gara!

Si preannuncia un finale quasi da gara sprint. Nelle altre classi invece è tutto più lineare

Sono passate già 20 ore, ma ora si ricomincia praticamente da capo. E' questo il menù che ci ha riservato la 24 Ore di Le Mans 2012 per le sue ultime quattro ore. Le due Audi R18 e-tron quattro entrano infatti in quest'ultimo scorcio di gara vicinissime tra loro. Dindo Capello ha ceduto il volante della #2 ad Allan McNish proprio allo scadere della 20esima ora e lo scozzese è tornato in pista appena due secondi alle spalle di Benoit Treluyer, che nel frattempo aveva rilevato Marcel Fassler al volante della #1. Si prospetta quindi un finale da gara sprint. Si prospetta difficile invece la parte conclusiva della gara per la R18 Ultra #4, che è nuovamente rimasta ferma lungo il tracciato anche con Oliver Jarvis, che per mantenere il terzo posto dovrà provare a gestire i cinque giri di vantaggio che ha sulla vettura gemella di Romain Dumas. Da sottolineare ancora una volta anche la prestazione della Lola-Toyota della Rebellion Racing, quinta assoluta e prima delle LMP1 alimentate a benzina con l'equipaggio Jani/Prost/Heidfeld che dopo 20 ore viaggia ancora ad appena un giro dall'ultima delle Audi. Salvo complicazioni, sembra quasi in cassaforte la vittoria di classe LMP2 per la Starworks Motorsports, che con Potolicchio/Dalziel/Kimber-Smith si è piazzata saldamente al settimo posto assoluto, mettendo quasi due giri tra sé e la diretta inseguitrice, che è nuovamente la Oreca-Nissan del Pecom Racing (Kaffer/Ayari/Perez-Companc). Prosegue il dominio Ferrari nella classe GTE-Pro, con la numero 51 di Bruni/Fisichella/Vilander che continua a dettare legge, precedendo di tre tornate l'altra 458 della Luxury Racing portata in gara da Makowiecki/Melo/Farnbacher, che nell'ultimo pit stop si è attardata per la sostituzione dei freni posteriori. Il podio virtuale si completa poi con la Aston Martin ufficiale di Mucke/Turner/Fernandez. Nella classe GTE-Am, infine, la Corvette #50 della Larbre Competition (Lamy/Bornhauser/Canal) sembra aver trovato la fuga decisiva, essendo riuscita a doppiare la Porsche della IMSA Performance (Pons/Narac/Armindo), che fino ad un paio d'ore fa sembrava invece una minaccia molto concreta.

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