Con il 22. pit stop della
Porsche 919 Hybrid n. 20 di Bernhard/Webber/Hartley al 289. giro, con Bernhard che prende il posto di Webber, sale a 2 giri il vantaggio che può vantare sul secondo la
Audi R18 e-tron quattro n.1 di di Grassi/Gene/Kristensen alla 24 Ore di Le Mans.
La situazione sembra dunque stabile per la testa della classifica generale. La sfida invece è ancora incandescente in GTE Pro. All’inizio della 19.a ora Bruni è davanti a Senna, ma prima delle 9.30 l’
Aston Martin supera di nuovo la
Ferrari, in quello che sembra un duello destinato a risolversi sul filo di lana. Ma dieci minuti dopo Senna rientra ai box, un po’ di fumo esce dall’anteriore della sua Aston e i meccanici spingono l’auto nel garage, dove tolgono immediatamente il cofano anteriore e si affannano nel vano motore. In realtà è un raccordo del servosterzo ad aver ceduto e la riparazione prende più di 20 minuti.
La leadership della
Ferrari 458 Italia n.51 della AF Corse di Bruni/Vilander/Fisichella assume così tutt’altra valenza, perché mentre gli uomini dell’Aston Martin lavorano sulla Vantage n.97, al 2. posto passa la
Porsche 911 RSR n.92 del Porsche Team Manthey di Holzer/Makowiecki/Lietz, staccata di 2 giri.
Quasi allo scadere dell’ora, colpo di scena anche in LMP2, dove la vettura a lungo tempo leader, la
Ligier JS P2-Nissan #35 della OAK Racing di Brundle/Mardenborough/Shulzhitskiy rientra per il cambio pilota fra Mardenborough e Shulzhitskiy ma deve prolungare la sosta per un problema nella zona posteriore. La disavventura favorisce l’altra
Ligier JS P2-Nissan, la n.46 della Thiriet by TDS Racing di Thyriet/Badey/Gommendy che prende il comando della categoria.
24 Ore Le Mans: Classifica 19a ora
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