Secondo sigillo consecutivo per Simon Pagenaud al Barber
Il pilota della Penske prova a scappare in campionato e la spunta su Graham Rahal, rallentato da un contatto con un doppiato. Sul podio c'è anche Newgarden, grande rimonta di Montoya: da ultimo in griglia a quinto!
Simon Pagenaud, Team Penske Chevrolet
IndyCar Series
Prosegue il momento di Simon Pagenaud in Indycar: il pilota francese della Penske ha infatti infilato la seconda vittoria consecutiva al Barber Motorsports Park dopo quella di una settimana fa a Long Beach. Un successo importante, che lo conferma tra coloro che quest'anno potranno dire la loro nella caccia al titolo della serie a stelle e strisce.
Pagenaud è stato bravo ad imporre il suo ritmo nella parte iniziale della corsa, anche se nel finale pareva che la situazione potesse sorridere a Graham Rahal, che lo aveva scavalcato approfittando del fatto che il transalpino accusava un certo degrado alle gomme (montava le soft).
Un clamoroso errore del figlio d'arte però ha spalancato le porte al secondo centro di Pagenaud: Rahal ha preso male le misure per il doppiaggio di Jack Hawksworth e lo ha urtato, danneggiando l'ala anteriore della sua monoposto motorizzata Honda.
A questo punto il portacolori della Penske ha avuto vita assolutamente semplice, riuscendo a presentarsi sotto alla bandiera a scacchi con 13"7 di margine sul rivale della Rahal Letterman Lanigan, che invece ha dovuto fare attenzione al ritorno di Josef Newgarden, tornato sul podio sulla pista su cui vinse nel 2015.
Ai piedi del podio c'è Will Power, autore di una bella battaglia con il portacolori della Ed Carpenter Racing, ma dietro di lui c'è sicuramente uno dei grandi protagonisti della corsa, ovvero Juan Pablo Montoya. Il veterano colombiano si è reso protagonista di una rimonta grintosissima dal fondo dello schieramento, che forse avrebbe meritato anche maggior fortuna.
Non è stata una domenica positiva invece per i colori della Ganassi Racing. La prima delle monoposto di patron Chip è quella di Tony Kanaan in ottava posizione, alle spalle anche di James Hinchcliffe ed Helio Castroneves. Solo decimo Scott Dixon, rallentato da un contatto con Sebastien Bourdais nelle prime fasi della corsa. Non se la passa meglio l'italiano Luca Filippi, solamente 18esimo.
Posizione | Pilota | Team | Tempo |
---|---|---|---|
1 | Simon Pagenaud | Team Penske | 1:48:42.3334 |
2 | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan Racing | +13.7476 |
3 | Josef Newgarden | Ed Carpenter Racing | +15.8039 |
4 | Will Power | Team Penske | +16.7315 |
5 | Juan Pablo Montoya | Team Penske | +21.1160 |
6 | James Hinchcliffe | Schmidt Peterson Motorsports | +23.6222 |
7 | Helio Castroneves | Team Penske | +25.5391 |
8 | Tony Kanaan | Chip Ganassi Racing | +27.9007 |
9 | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing | +31.8726 |
10 | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing | +39.0603 |
11 | Ryan Hunter-Reay | Andretti Autosport | +40.7485 |
12 | Marco Andretti | Andretti Autosport | +53.3648 |
13 | Takuma Sato | A.J. Foyt Enterprises | +55.2122 |
14 | Carlos Munoz | Andretti Autosport | +1:03.5214 |
15 | Alexander Rossi | Andretti Herta Autosport with Curb-Agajanian | +1:04.8661 |
16 | Sébastien Bourdais | KVSH Racing | +1 lap |
17 | Mikhail Aleshin | Schmidt Peterson Motorsports | +1 lap |
18 | Luca Filippi | Dale Coyne Racing | +1 lap |
19 | Jack Hawksworth | A.J. Foyt Enterprises | +1 lap |
20 | Conor Daly | Dale Coyne Racing | +1 lap |
21 | Max Chilton | Chip Ganassi Racing | +1 lap |
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